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Sport e Motori nella storia

(15 giugno 2014) – Le difficoltà create dal meteo hanno reso imprevedibile la Baja FIF, terzo round del Campionato Italiano Cross Country Rally. Fino Ogni settore competitivo ha contribuito all’incertezza del risultato. La sesta ed ultima prova ha dato lo scossone decisivo. Andrea Dalmazzini ha realizzato il miglior tempo, ma non è riuscito a superare Alfio Bordonaro, che è riuscito a mantenere un margine che gli ha consentito di aggiudicarsi la prima affermazione della carriera, proprio alla Baja FIF.

Bottino pieno per il pilota siciliano (nella foto), in coppia con Marcello Bono sul Suzuki Grand Vitara 1.9 DDiS, che oltre all’assoluta si è imposto nel Gruppo T2 e nella  classifica del Suzuki Challenge. “Stiamo attraversando un buon periodo ed in questa gara il nostro impegno è stato premiato. Siamo riusciti a recuperare il tempo per la rottura subita nel corso della prima tappa. Spiace per chi ha avuto problemi maggiori, ma siamo contenti per la vittoria”. Secondo posto a soli diciassette secondi dal vincitore per Alberto Spinetti e Lara Giusti . “Il secondo posto ci va benissimo, siamo in testa al campionato ma noi pensiamo soprattutto al Suzuki Challenge ed al Gruppo T2, va bene così al termine di una gara iniziata in modo pessimo”. Infatti un problema d’alimentazione al propulsore fuoristrada, avrebbe potuto compromettere quella che invece si è poi rivelata una gara soddisfacente per il pilota elbano Con tenacia e caparbietà hanno cercato di raggiungere il traguardo e lo hanno fatto assicurandosi il sicuro approdo al secondo posto assoluto, che gli permette di sommare i punti tricolori necessari per rimanere al comando della graduatoria generale di campionato, del Gruppo T2 e del Suzuki Challenge.Alfio Bordonaro-Marcello Bono (Suzuki New Grand Vitara DDIS #4)

Un terzo posto che vale una vittoria, è il risultato centrato da Andrea Dalmazzini in una gara dove conta l’esperienza, dove conta la capacità di navigare, ed il suo coequipier Daniele Fiorini ne ha a sufficienza per trarlo da situazioni non facili. Il “secondo” della Suzuki ha guidato veloce sulle strade casalinghe aggiudicandosi il miglior crono nelle ultimi due Settori Selettivi, che gli valgono il terzo gradino del podio di gara “Onestamente non sarebbe stato facile vincere la gara. Qui, più che in altre gare, conta l’esperienza, rotture o errori di percorso sono all’ordine del giorno e possono compromettere il risultato: dopo gli sbagli della prima tappa abbiamo affrontato la seconda con maggiore attenzione, anche se abbiamo perso parecchio tempo per trainare Codecà fermo in prova”.

Per la seconda volta consecutiva dopo la Baja Puglia e Lucania, Lorenzo Codecà è costretto ad alzare bandiera bianca anzitempo e ritirarsi per la rottura della trasmissione anteriore del Grand Vitara 3.6 V6 T1, il milanese di Suzuki è riuscito stoicamente tornare al Parco Assistenza, grazie a Dalmazzini che si è fermato quando lo ha visto in panne lungo il percorso e trainato sino fuori prova.

Sfortunato anche Renato Travaglia, secondo a soli 14”9 prima dell’ultimo impegno cronometrato quindi fermo nel Settore di chiusura per una rottura al Nissan Navara.

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