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Sport e Motori nella storia

(21 settembre 2014) – Tutto si è deciso nella PS6, sui Colli del Verdicchio. Paolo Andreucci, che a inizio mattinata aveva riconquistato il comando della gara, ha commesso un errore. Poteva essere un dritto da pochi secondi, invece con il danneggiamento della trasmissione si è trasformato in un macigno di minuti. Umberto Scandola, in quel momento secondo, è passato in testa al Rally dell’Adriatico con la sua Škoda Fabia, ovviamente a suo agio sugli sterrati. Il Campione 2013 (nella foto)  ha vinto tre prove, poi ha amministrato la gara, e nell’ultimo giro si è scatenato il sammarinese Denis Colombini con la Ford Fiesta R5,  che ha conquistato un ottimo secondo posto, sia pure trasparente ai fini del CIR, davanti a Gian Domenico Basso con la Fiesta LDI gpl BRC. Quarto, la “guest star” straniera, lo spagnolo Xavi Pons con un’altra Fiesta R5. Poi, ecco i due protagonisti del TRT. Quinto è Renato Travaglia con la Peugeot 207 S2000 di Munaretto e sesto Luigi Ricci con la Fiesta R5. Per “Renauto” è il quarto centro stagionale, e l’ennesimo titolo nella sua splendida carriera.

Nel Campionato Junior vince Fabio Andolfi su Giacomo Scattolon, entrambi con la Peugeot 208 R2, con il secondo già campione visto il ritiro di Albertini, mentre nel Produzione è il neoleader Fabrizio Andolfi jr con la Renault Clio R3 a salire per primo sul palco di Cingoli, scavalcando di un punto Ferrarotti.

A questo punto il Rally Due Valli che chiuderà la stagione si trasforma in una vera autentica sfida finale tra i tre big del CIR 2014 raccolti in appena sette punti, con Scandola che ha un risultato da scartare.Umberto Scandola, Guido DAmore (Skoda Fabia S2000 #1, Car Racing);

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