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Sport e Motori nella storia

(30 maggio 2015) – Domenico Guagliardo e Francesco Granata su Porsche 911 ( nella foto) sono i vincitori del 2° Raggruppamento ed autori della migliore prestazione in assoluto, della Targa Florio Historic Rally, la competizione organizzata dall’AC Palermo e dall’Automobile Club d’Italia, quarto appuntamento del Campionato Italiano Rally Autostoriche, che si è corsa da giovedì 28 a sabato 30 maggio in provincia di Palermo. L’equipaggio della Island Motorsport ha chiesto ed ottenuto il massimo dalla vettura di Stoccarda curata dalla Factory coordinata dallo stesso driver. Seconda prestazione assoluta e prima di 3° Raggruppamento per  Natale Mannino e Giacomo Giannone, il co-driver che ha festeggiato le 31 presenze in Targa, sempre su Porsche 911 per i colori della Festina Lente Racing. A completare il podio delle prestazioni assolute con il secondo posto in 3° Raggruppamento, il francese già pilota di Formula 1 Erik Comàs navigato da Marione Stefano Angelino, vincitori della PS 10, sulla affascinante ed ammiratissima bianca Lancia Stratos HF che ad ogni passaggio ha suscitato emozioni mai sopite per il pubblico della Targa, gara in cui il transalpino ha esordito, tornando in Sicilia 25 anni dopo la sua gara di F.3000 a Pergusa.Guagliardo - Granata

“Siamo veramente contenti di avere iscritto il nostro nome dell’albo d’oro dalla Targa – ha dichiarato Guagliardo- Da palermitano e appassionato lo sentivo quasi come un dovere. Nella prima tappa abbiamo amministrato un po’ il vantaggio, nella seconda abbiamo aumentato il ritmo per poter vincere il Memorial Mirto Randazzo, persona assai cara e maestro”-. – “Vincere una gara è sempre emozionate, ma vincere la Targa è qualcosa di particolare – è stato il commento di Mannino – Abbiamo chiesto ed ottenuto il massimo dalla nostra Porsche. Fortunatamente tutto ha funzionato al meglio, abbiamo vinto una prova, ma non potevamo fare di più, Guagliardo è un eccellente pilota e dispone di un ottimo mezzo”. –  “La Targa Florio è una gara davvero affascinante, unica – ha sottolineato Erik Comàs – una competizione molto difficile e insidiosa. L’asfalto è scivoloso e rende difficile il lavoro delle gomme. Il pubblico è fantastico, è il pubblico che sognavo da 40 anni. Per è stata la prima volta sulle Madonie, sono tornato in Sicilia dopo 25 anni dalla mia gara in F.3000 a Pergusa”.

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