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Sport e Motori nella storia

(29 settembre 2016) – Completate due sedute di test, per complessivi 5000 km in Spagna e in Africa, la nuova Peugeot 3008 DKR è pronta all’esordio in gara fissato al Rally del Marocco in programma dal 2 al 7 ottobre. Considerata come un “ripasso generale” per la prossima Dakar, la gara nordafricana costituisce dunque una tappa fondamentale per la nuova macchina del Leone.

Il lavoro di sviluppo della Peugeot 3008 DKR (nella foto) si è concentrato su diversi parametri tecnici: modifica degli ammortizzatori e della geometria delle sospensioni per un miglior comportamento della vettura sulle piste accidentate dei rally-raid; miglioramento della coppia per una migliore ripresa ai bassi regimi, nello specifico sulle dune; nuova carrozzeria per migliorare l’aerodinamica della vettura; sistema di climatizzazione dell’abitacolo.

Cyril Despres, vincitore a luglio del Silk Way Rally, parteciperà per la prima volta nella sua giovane carriera auto, al Rally del Marocco, e sarà al volante di una Peugeot 2008 DKR.

“Non sto qui a rivelare tutti i segreti della nostra nuova vettura, ma gli ingegneri hanno fatto un lavoro formidabile dopo il nostro rientro dal Sud America lo scorso gennaio”.

Stéphane Peterhansel – il pilota più titolato nella storia della Dakar – ha ugualmente partecipato al processo di sviluppo della Peugeot 3008: “E’ stata una vera gioia vincere la Dakar di quest’anno con una vettura di una Casa francese tanto prestigiosa come Peugeot. L’obiettivo 2017 è chiaramente quello di ripetere l’exploit, anche se i rivali più pericolosi saranno proprio i miei compagni di squadra, visti i grandi progressi che hanno fatto durante la stagione. Per questo seguirò con molto interesse la progressione di Carlos e Cyril al Rally del Marocco”.

Uno dei piloti più in vista della Dakar 2016 è stato S57ebddc5e5a0eébastien Loeb, nove volte campione del mondo rally, che quest’anno ha seguito anche il programma Peugeot Hansen nel Campionato del Mondo Rallycross.

“Ho ancora tanto da imparare nel rally-raid, e i km percorsi al Silk Way Rally sono stati certamente positivi in vista della prossima Dakar. Comincio ad apprezzare veramente questa disciplina e a sentirmi a mio agio. E’ molto interessante, perché propone un modo diverso di gestire una corsa, su lunga distanza, che ancora non conoscevo. Insieme a Daniel (Elena, NdR) dobbiamo progredire ancora sulla sabbia e sulle dune”.

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