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Sport e Motori nella storia

(13 luglio 2017) – L’edizione 45 del Rally di San Marino scatterà domani sera alle ore 22.00 dalla tradizionale ed affollata cornice di Viale  Ceccarini a Riccione. Da sabato il via alla “battaglia” sportiva con  10 prove speciali in programma per 67,33 km cronometrati. Domenica andranno in scena i restanti 58,54 km contro il tempo suddivisi in 4 speciali, prima dell’arrivo alle ore 16,30 sul palco di Borgo  Maggiore.

Questo il parere di alcuni dei protagonisri alla vigilia della gara.

PAOLO ANDREUCCI (Peugeot 208 T16 R5): Il  rally  di  San  Marino  è  una  gara  bella  ed  interessante  per diversi aspetti. Le strade sono più lente dell’Adriatico ma bellissime e tecniche da guidare e da seguire  come  spettatori.  Il  primo  giorno  è  prevista  la  classica  prova  speciale  di  Sestino  che  veniva  fatta  anche  nel  mondiale  ma  ora  è  divisa  in  due  corte  prove  speciali.  Quest’anno  ci  sarà poi una prova speciale di 5 km, mai fatta finora. I tempi sono ristretti ed un errore si può pagare caro. A fine giornata ci sarà la prova speciale su asfalto della salita di San Marino che spesso  è  stata  determinante  per  vincere  (o  perdere)  il  rally.  Per  gara  2  avremo  una  prova speciale nuova più lunga ed una già fatta in passato, molto guidata e bella in zona Apecchio. Noi  nella  nostra  208  T16  abbiamo  previsto  una  piccola  variazione  di  assetto  che  potrebbe  darci un leggero vantaggio. L’auto va davvero molto bene e beneficiamo del grande vantaggio delle  gomme  Pirelli,  davvero  determinanti  e  qui  sempre  molto  competitive”.

SIMONE CAMPEDELLI (Ford Fiesta R5): “Sarà una prova decisiva per il proseguo della stagione e cercheremo di dare tutto per un grande risultato. Il campionato è ancora molto aperto e dovremo massimizzare lo sforzo per ottenere quanto più possibile da questa gara, considerando che mi piace moltissimo. Di San Marino conservo sempre ottimi ricordi e sulla terra sono sempre andato molto bene. Noi, dei tre equipaggi in lotta, siamo gli unici non ufficiali e quindi con budget  più ridotti. L’aspettativa è alta ma non bisogna perdere di vista la realtà dei fatti”.

MARCO POLLARA (Peugeot 208 R2): “E’  la  seconda  volta  che  corro  al  Rally  di  San Marino  e  devo  dire che mi piace. Rispetto all’Adriatico le prove sFoto News 13 luglio 2017 2peciali sono molto meno veloci, ci sono più curve e  molti  tratti  guidati.  Ci  vuole  quindi  molta  più  tecnica  di  guida.  Useremo  molto  la  testa perché vogliamo portare a casa punti importanti per Peugeot in questo bel campionato che si sta  avvicinando  alla  fine”.

KEVIN GILARDONI (Renault Clio R3C): “Nell’ultimo mese e mezzo abbiamo dovuto cambiare tipologia di vettura passando da una 1600cc. turbo 2Wd ad una Wrc 4×4 ed ora ritroviamo lo  sterrato con una aspirata di 2000cc. – spiega Gilardoni. Lo shake down pre-gara ci consentirà di riprendere dimestichezza con la Clio R3C della Gima che quest’anno abbiamo utilizzato all’Adriatico e che ritroveremo in uno dei rally più belli e tosti a livello nazionale. Ho corso il San Marino un anno fa per la prima volta ma ora sarà come ricominciare dato che è cambiato quasi tutto il percorso rispetto al 2016”.

(Nella foto Marco Pollara)

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