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Sport e Motori nella storia

(16 maggio 2016) – Il Rallye del Portogallo fa parte del calendario del Campionato Mondiale FIA-WRC fin dalla sua prima edizione nel 1973. Dopo un’interruzione di cinque anni, dal 2001 al 2006, è tornato a far parte del calendario iridato, con baricentro nella regione dell’Algarve a sud del paese. Designato per 5 volte “Miglior Rally del Mondo”, dal 2015 è tornato a nord, nelle vicinanze di Porto.

Il tracciato di quest’anno è simile a quello del 2017. Lungo 1.538,08 km con 20 speciali per un totale di 350,19 km. La corsa si metterà in moto domani con la cerimonia di partenza davanti al castello di Guimarães. Il giorno dopo il primo loop con tre piesse, vicino al confine spagnolo, da ripetere due volte, e due mini-speciali cittadine a Porto. In questa prima giornata spicca la piesse di Ponte de Lima di 27,54 km, che nel corso della giornata si trasforma tantissimo perché basta il passaggio di poche vetture per “scavare” il fondo, con la comparsa di pietre sporgenti. Ponte de Lima ( PS 4 e PS7) comporta anche  delle porzioni asfaltate che secondo la temperatura ,che può variare di molto nella giornata, saranno più o meno aggressive sugli pneumatici.

Sabato sarà la giornata più lunga della gara, con prove da 30 km, con Amarante , la speciale più lunga del rally (37,60 km). Domenica mattina, infine, sono in programma prove di breve chilometraggio molto tecniche, con il famoso dosso di Fafé (nella foto), un momento chiave del rally che raduna decine di migliaia di spettatori.

Per le WRC, Michelin, ha previsto una gomma dura come LTX Force H4, e l’S5 tenera, un totale di 690 pneumatici, con una dotazione di 24 gomme per pilota.

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