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Sport e Motori nella storia

(22 maggio 2018) – Ultimi giorni di “calma”, poi da venerdì il via alle sfide del 51° Rallye Elba, l’edizione che segna lo storico ritorno della gara nel contesto della massima serie tricolore di rallies.

L’attesa è tanta, sia perché la gara davvero era l’anello mancante della corsa tricolore, sia perché le prime tre gare stagionali i rallies del Ciocco, Sanremo e Targa Florio, hanno espresso notevoli spunti tecnico sportivi, arrivando dunque sull’isola napoleonica per il classico giro di boa, un momento in cui in molti dovranno fare i conti con strade che non sono conosciute come per altre occasioni, proprio perché negli anni il rallye è mancato dalle scene più importanti.

Osservato speciale sarà certamente il dieci volte Campione Italiano Paolo Andreucci, pilota ufficiale Peugeot, con la sua 208 T16 R5 (nella foto)

.  Ha vinto nella sua gara di casa al Ciocco ripetendosi poi a Sanremo, mentre alla Targa Florio arrivando secondo dietro ad Andrea Nucita, si è portato a 42 punti, ben 20 di vantaggio su Simone Campedelli (22 punti).

Campedelli, con la Ford Fiesta R5, dopo le due solari performance del Ciocco e di Sanremo, è incappato in una battuta a vuoto alla Targa Florio, fermandosi per incidente, ed ovviamente medita la riscossa. Al terzo posto, a 20 punti c’è il portacolori di Skoda Italia Umberto Scandola. Con la grande novità che sulla sua Fabia R5 “calza” i nuovi pneumatici D-MackSia per Campedelli che per Scandola c’è l’incognita dell’essere debuttanti, all’Elba, mentre Andreucci ci corse nel 1993 con la piccola Peugeot 106 ufficiale, finendo quinto ed ancor prima vi corse con il Trofeo Fiat Uno Turbo (1988) quando la gara era ancora con il fondo sterrato.

Attenzione a Andrea Nucita (Hyundai i20 R5) e “Totò” Riolo (Skoda Fabia R5). Entrambi non sono iscritti al tricolore, non prendono punti, ma li tolgono. Nucita ha vinto alla Targa Florio ed all’Elba corre per la prima volta, Riolo invece con le strade isolane ha un certo feeling, avendovi corso – e vinto – anche con le auto storiche. Saranno i classici aghi della bilancia per chi ha mire tricolori, arbitri inesorabili di una sfida davvero stellare.

Ai piedi del podio provvisorio c’è Andrea Crugnola (Ford Fiesta R5), uno dei migliori esponenti della “filiera verde” dei rallies italiani. Dopo le prime due convincenti gare anche per lui la terza ha detto male, con un ritiro per problemi tecnici, cosa che lo ha fatto avvicinare pericolosamente nella classifica del tricolore “asfalto” (che prevede solo le sei  gare su catrame della corsa tricolore) da Luca Panzani (Ford Fiesta R5), quinto nella generale dopo la bella performance siciliana, che lo ha portato a soli due punti dieto a lui..

Grandi aspettative anche per  Rudy Michelini (Skoda Fabia R5), sesto nella generale con 10 punti, il giovane Giacomo Scattolon (Skoda Fabia R5), Antonio Rusce (Ford Fiesta R5), alla sua terza stagione tricolore e desideroso di scalare qualche posizione, obiettivo anche di Giuseppe Testa (Ford Fiesta R5), sul quale pesando due gare a zero punti, e Federico Santini (Skoda Fabia R5), che avrà certamente voglia di rifarsi dalla delusione per il ritiro (doppia foratura) della Targa Florio.

n cerca di luce dei riflettori da prima scena Kevin Gilardoni (Ford Fiesta R5), che all’Elba avrà certamente in obiettivo di proseguire l’apprendistato con la vettura dell’ovale blu, Leopoldo Maestrini (Skoda Fabia R5), impegnato nel suo primo anno di campionato Italiano, mentre sarà chiamato ad una prova importante l’altro giovane, accasato Peugeot, Marco Pollara, che con la seconda 208 T16 R5 ufficiale dovrà obbligatoriamente cogliere un risultato di rilevo, dopo due ritiri in tre gare, per non perdere il contatto con il gruppo. Inoltre, c’è il debutto su asfalto del Campione Italiano su terra 2017, Andrea Dalmazzini, pure con una Ford Fiesta R5.

Interessante il ritorno di Giovanni Galleni (Peugeot 208 T16 R5) ed anche la presenza del finlandese Emil Lindholm (Hyundai i 20 R5).

Da seguire anche le due Abarth 124 R-GT affidate ai giovani Christopher Lucchesi e Andrea Modanesi. Sinora Lucchesi ha fatto tris di successi, in classe R-GT, all’Elba prenota il poker, Modanesi ha tutta l’intenzione di bloccare la sua cavalcata.

Tre le “dame” al via: Rachele Somaschini (Peugeot 208 R2), Patrizia Perosino (Peugeot 208) e Giulia Serafini, con una meno potente Peugeot 106 rally Gruppo N.

Per il Rallye Elba che torna nella massima serie tricolore è stato approntato un percorso di forte impatto, che rispetto al recente passato è stato rivisto per circa il 60%, peraltro con l’introduzione di una nuova prova speciale oltre alla riconferma della “spettacolo” di Portoferraio, opportunamente modificata per rispondere alle prescrizioni federali in materia, con il confronto tra i concorrenti “ad inseguimento”, uno contro uno (di Km. 2,620).

La nuova prova speciale sarà la “Porto Azzurro-Volterraio” (Km. 14,770), che aprirà la contesa nel pomeriggio di venerdì 26 maggio, iniziativa fortemente voluta dall’Amministrazione Comunale appunto di Porto Azzurro. Novità anche per la “Volterraio-Cavo” (Km. 26,310, la più lunga della gara), mai fatta correre in questa conformazione, la quale – assicurano gli organizzatori – promette spunti interessanti. Vi sarà poi la “Due Mari” in una versione allungata (Km. 22,350), mentre per le altre si è tenuta la conformazione del passato.

Dieci, in totale, le prove speciali, per una distanza competitiva di 151,480 chilometri (il 37,92% del totale) a fronte dei 399,610 dell’intero tracciato. Diversa la conformazione del percorso della gara “nazionale”, la quale farà disputare tre prove il primo giorno (i concorrenti partiranno con la “spettacolo” di Portoferraio) ed altrettante al sabato (64,290 Km. cronometrati sul totale di 226,230).

La prima giornata avvierà con la cerimonia di partenza in centro a Portoferraio a partire dalle ore 16,15 di venerdì 25 maggio, dopodiché i concorrenti dovranno affrontare cinque impegni cronometrati, dei quali gli ultimi due con l’imbrunire, per poi chiudere a partire dalle ore 23,10 con l’entrata nel parco chiuso notturno di Portoferraio.

L’indomani, sabato 26 maggio, uscita dal riordino notturno alle 08,00 ed arrivo finale, sempre in centro a Portoferraio, a partire dalle ore 17,25, dopo aver corso altre cinque prove speciali. Sarà, questa, una giornata decisamente impegnativa, con altri 95,860 chilometri di sfide e soprattutto con l’impegno finale della “Due Mari” di 22 chilometri.

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