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Sport e Motori nella storia

(26 maggio 2018) – Paolo Andreucci! Il prestigioso albo d’oro del Rallye Elba si è arricchito di una grande firma, quest’anno, quella del dieci volte Campione d’Italia Rally Paolo Andreucci, che ha vinto oggi l’edizione del ritorno della gara alla titolazione tricolore dopo 25 anni.

Il pilota ufficiale di Peugeot Italia, con la sua 208 T16 R5, affiancato da Anna Andreussi (nella foto), ha colto un successo, il terzo nelle quattro gare del CIR finora disputate, che potrebbe rivelarsi assai pesante per l’economia del campionato.

Simone Campedelli ha registrato ancora una battuta a vuoto. Al comando dalle prime battute di gara, aveva chiuso la prima giornata davanti a tutti, poi durante la sesta prova (la seconda odierna) Campedelli ha danneggiato una ruota posteriore, lasciando via libera al rivale, che da parte sua ha compiuto un altro significativo balzo in avanti verso lo scudetto.

Al secondo posto, ha poi chiuso l’ufficiale Skoda Umberto Scandola, con la Fabia R5, traendo il massimo dalla gara elbana, affrontata per la prima volta ed anche con l’incognita degli pneumatici D-Mack che sta sviluppando. Scandola ha mantenuto un ritmo di vertice, concentrato però a tenersi lontano dai guai. La tattica ha funzionato, e seppur in sofferenza nelle prime fasi di gara, a causa del grande sottosterzo, e poi per un piccolo problema ai freni riscontrato nella prima metà della seconda giornata di gara, l’alfiere Skoda ha incamerato una preziosissima seconda piazza assoluta.

Divertente ed entusiasmante si è rivelata la lotta per l’ultimo gradino del podio, un duello a tre tra Giacomo Scattolon, con al suo fianco Paolo Zanini (Skoda Fabia R5), Andrea Nucita, in coppia con Marco Vozzo (Hyundai i20 R5) e Andrea Crugnola, assieme a Danilo Fappani su Ford Fiesta R5.

Tutti e tre hanno vissuto delle disavventure nel corso dei due giorni di gara. Andrea Nucita, recente vincitore alla Targa Florio, ha pagato dazio subito in avvio, incappando in una foratura sulla prima “piesse” che lo ha attardato di oltre un minuto, costringendolo ad una gara in totale rimonta-

Giacomo Scattolon, invece, si è reso protagonista di un’incomprensione con gli addetti alle bandiere nel corso della prova spettacolo, che aveva comportato il percorrere un giro in più del percorso ed una penalità di 30”. Dopo un consulto con la direzione gara, si è arrivati alla decisione di ritirare la penalità ed assegnargli il tempo fatto segnare al termine del secondo giro.

Per Andrea Crugnola una gara dai due volti: prima giornata positiva, nonostante una lieve toccata nel corso della PS2, chiusa nella scia del leader temporaneo Campedelli e quasi a pari merito con Andreucci, mentre la seconda parte del rally  è stata condizionata dalla foratura occorsagli nel corso della PS7 “Due Mari”, che lo ha retrocesso dal secondo al quinto posto.

Alla partenza dell’ultima piesse  Scattolon era terzo, con Nucita a 6”2 e Crugnola a 9”1, distacchi risicatissimi, a lasciare aperta ogni possibilità di risoluzione della contesa. L’ultima sfida ha nuovamente cambiato le carte in tavola: Andrea Nucita ha forato per la seconda volta ed è stato costretto a cambiare la gomma in prova, sprofondando fuori dalla top ten.

Giacomo Scattolon, anche lui attardato da una foratura, ha visto sfumare il primo piazzamento a podio in una gara del CIR. Ha così festeggiato Andrea Crugnola.

A completare la top-ten Rudy Michelini, in coppia con Michele Perna su Skoda Fabia R5, ed il molisano Giuseppe Testa, con Massimo Bizzocchi alle note della Ford Fiesta R5, rispettivamente quarti e quinti assoluti nella generale.

 

Il due ruote motrici ha vissuto sul dualismo tra i trofeisti Renault Riccardo Canzian, in coppia con Andrea Prizzon, e Ivan Ferrarotti, navigato da Giovanni Agnese. Entrambi al volante di una Clio R3T, hanno risolto la sfida soltanto al termine dell’ultima speciale, con Ferrarotti a beffare di un’inezia il più giovane Canzian. Più attardato il giovanissimo Cristhoper Lucchesi, comunque primattore tra le Abarth 124 Rally RGT insieme al navigatore Marco Pollicino.

Il Campionato Italiano R1 ha visto la nuova vittoria dii Giorgio Cogni, in coppia con Zanni, leader anche del trofeo Suzuki con la Swift R1B , mentre nel femminile migliore è risultata Rachele Somaschini, in coppia con Gloria Andreis su Peugeot 208 R2B. La giovane testimonial della Fondazione per la ricerca sulla fibrosi cistica ha preceduto Giulia Serafini, tornata al volante della Peugeot 106 Rallye N2 e navigata dalla pratese Susanna Mazzetti. L’equipaggio “familiare” composto da mamma e figlia, Patrizia Perosino e Veronica Verzoletto, rientrato in gara con il superally, ha completato il podio con un’altra Peugeot 208 R2B.

 

CLASSIFICA:  1. Andreucci-Andreussi (Peugeot 208 T16 R5) in 1:40’49.1; 2. Scandola-D’Amore (Skoda Fabia R5) a 30.2; 3. Crugnola-Fappani (Ford Fiesta R5) a 54.8; 4. Michelini-Perna (Skoda Fabia R5) a 1’27.3; 5. Testa-Bizzocchi (Ford Fiesta R5) a 2’28.9; 6. Scattolon-Zanini (Skoda Fabia R5) a 2’39.1; 7. Bettini-Acri (Ford Fiesta R5) a 3’21.2; 8. Panzani-Pinelli (Ford Fiesta Evo II R5) a 3’31.1; 9. Dalmazzini-Ciucci (Ford Fiesta R5) a 3’45.7. 10. Pollara-Princiotto (Peugeot 208 T16 R5)  a 3’48.1.

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