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Sport e Motori nella storia

2 maggio 2019 – Grandi firme, grandi macchine, per il 26° RALLY ADRIATICO/1° RALLY STORICO DEL MEDIO ADRIATICO, in programma questo fine settimana a Cingoli (Macerata), primo appuntamento del Campionato Italiano Rally Terra e terzo del Trofeo Terra Rally Storici.

La gara organizzata da PRS GROUP, in programma a Cingoli (Macerata) inaugura quello che in molti, tra addetti ai lavori ed appassionati, disegnano come il più bel “tricolore” terra degli ultimi anni, data appunto la grande qualità di piloti e vetture al via.

Non ci sarà a difendere il titolo 2018 il trevigiano Mauro Trentin, ma saranno diversi i campioni veri in corsa quest’anno. Il più atteso è l’undici volte campione italiano Paolo Andreucci (nella foto) che sarà allo start in questa nuova avventura nel CIRT, ancora su una Peugeot 208 T16 R5 gommata Pirelli. Paolo Andreucci: “Torno a divertirmi al volante, abbiamo scelto di farlo nel campionato italiano rally terra e naturalmente non poteva mancare la Peugeot 208T16, che lo scorso anno ci ha permesso di vincere il tricolore per l’undicesima volta. Con l’Adriatico abbiamo un conto in sospeso, lo scorso anno non è finito nel migliore dei modi e per questa prima gara, proveremo a far meglio”. Al suo fianco non ci sarà la sua Anna Andreussi, ma    Rudy Briani, navigatore dalla grande esperienza e con forte vocazione per lo sterrato e che Paolo conosce bene.

Altro scoppiettante ingresso tra i protagonisti del Campionato terra è quello di Umberto Scandola, il recordman del Rally Adriatico (vincitore delle ultime sei edizioni), chiamato nuovamente al duello con Andreucci ma con le incognite del debuttare al volante con nuova Hyundai i20 R5 (nella foto), sempre insieme a Guido D’Amore.

“ Nuova vettura, nuovi obiettivi e un programma che sta prendendo forma giorno dopo giorno. Dopo parecchi anni passati con un altro costruttore, che ringrazio per le opportunità che ci ha offerto, io e la mia squadra voltiamo pagina     e ci buttiamo in un nuovo progetto con l’entusiasmo dei giorni migliori. Non è stata una scelta facile ma dopo aver provato la Hyundai i20 R5 abbiamo deciso di concentrare i nostri sforzi su una vettura che riteniamo molto competitiva e affidabile con ampi margini di crescita”, racconta Riccardo Scandola fratello di Umberto e Team Principal della squadra.

Il vice campione 2018, Niccolò Marchioro avrà come unico obiettivo quello di migliorarsi, con la Skoda Fabia R5 gommata Yokohama e con alle note l’esperto Marco Marchetti. E se Marchioro pensa in grande, non da meno sarà Daniele Ceccoli, con Piercarlo Capolongo, sempre su una Fabia R5 e pneumatici Michelin, punta pure lui all’attico della classifica.

Atteso anche Giacomo Costenaro, altro valido esponente delle “filiera verde” dei rallies nazionali. Il pilota di Marostica è stato protagonista a metà nel 2018 e vuole riscattare il ritiro dell’ultimo rally marchigiano ripartendo anche lui sulla Fabia R5, anche lui con Michelin, affiancato da Justin Bardini.

Poi ci sarà il ritorno di Andrea Dalmazzini (nella foto), Campione “terra” 2017, che rientra sul fondo a lui congeniale ovviamente per tentare a bissare lo scudetto. “Sarà un grande campionato, quello del “terra” 2019 – commenta Dalmazzini – con grandissimi piloti, a partire da Andreucci e Scandola, per arrivare a tutti coloro che ho già affrontato due anni fa, con cui vorremmo batterci per ripetere il successo di due anni fa. Adesso, però, non ha senso fare proclami: c’è da impegnarsi a fondo ed io, tra l’altro, non corro sulla terra dal Val d’Orcia 2017, dovrò quindi “resettare” tutto o quasi fare dei chilometri per riprendere confidenza con le strade bianche. Sono fiducioso perché conosco il valore del team, del mio navigatore e della vettura, in più avremo il supporto di Ford Italia in Sardegna ed al Tuscan Rewind, cosa che non guasta. Di sicuro, non lasceremo nulla d’intentato. Il modenese di Pavullo, lo scorso anno traghettato negli asfalti italiani per fare esperienza, ci proverà insieme ad Andrea Albertini su una Ford Fiesta R5, con l’incognita che non corre su terra da oltre un anno ed un altro rientro illustre è quello di Luca Hoelbling, alle note Mauro Grassi, che riprende dopo un anno di assenza con l’altra nuova i20 R5 gemella a quella di Scandola.

Grande interesse, poi, per altre presenze “ingombranti”, come quelle di Andrea Crugnola (protagonista dell’Italiano assoluto), a Cingoli per fare chilometri su terra, dove sarà affiancato da Moira Lucca al volante di una Volkswagen Polo R5, oppure come quella del giovane russo Nikolay Gryazin con Yaroslav Fedorov sull’ennesima Fabia R5, in allenamento prima dell’imminente impegno in Portogallo per il mondiale WRC-2 (nella cui classifica è adesso terzo), ma certamente pronto a vincere.

Novità assoluta per il “terra” sarà poi il francese Stephane Consani. Il transalpino, farà la sua parte con una Fabia R5 e la lotta di vertice sarà quanto mai combattuta, vista la presenza degli altri “notabili” della serie, tutti al volante di vetture R5, come Gigi Ricci, con Christine Pfister (Hyundai i20), Tullio Versace, confermato con Cristina Caldart (Skoda Fabia), Luciano Cobbe, navigato da Fabio Turco e Max Tonso, in coppia con Stefanelli.

Bella, l’iniziativa Federale, che darà respiro ed una rinnovata vitalità alle vetture a trazione integrale del Gruppo N. Il trofeo riservato alle vetture tipo Mitsubishi Lancer e Subaru Impreza nelle varie evoluzioni, si svolgerà in regime di monogomma, adottando coperture Yokohama, che sarà il fornitore unico.

Sarà la Lancia Rally 037 di Mauro Sipsz e Monica Bregoli, l’osservata speciale e la “papabile” al successo, per il terzo round del Trofeo Terra Rally Storici. Già visto bene in forma sia in Valtiberina che alla Coppa Liburna, con un secondo posto ed una vittoria, Sipsz punta ad un nuovo successo per incrementare la propria leadership. A contendergli lo scettro, certamente Federico Ormezzano e la sua Talbot Lotus, con la quale si prevede possa regalare tanto spettacolo. Poi riflettori puntati anche sul sammarinese Bruno Pelliccioni, con una Ford Escort RS 2000, su Giovanni Muccioli (BMW 320) per finire poi con l’umbro Giorgio Sisani, pronto anche lui a performance di livello e di spettacolo con la sua piccola A112 Abarth.

PROGRAMMA DI GARA

La partenza sarà alla sera di venerdì 3 maggio alle 19,00 e la sfida si svolgerà tutta l’indomani, sabato 4, con arrivo dalle ore 19,30, quindi con una giornata decisamente lunga e pesante sia per gli uomini che per i mezzi, come nella più vera tradizione delle corse su strada.

La lunghezza totale del percorso, per la gara “moderna”, sarà di 320 chilometri, di cui 95 per le 11 prove speciali, mentre le vetture storiche avranno un percorso ridotto, 100 chilometri totali in meno, con 8 prove speciali (66 Km. cronometrati).

La logistica prevede come consuetudine il Parco Assistenza a Jesi dove, il venerdì 2 maggio alla mattina, si svolgeranno anche le operazioni di verifica sportiva e tecnica. Lo Shakedown, il test con le vetture da gara, sarà sempre venerdì, nel pomeriggio, la Direzione Gara sarà ubicata alla Fortezza “il Cassero” di Cingoli, la sala stampa invece in municipio.

 

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