28 agosto 2019 – Claudio Berro è stato per tanti anni al timone dell’attività sportiva di PEUGEOT Italia e, prima di essere chiamato a Maranello da Jean Todt, è stato un grande fautore dei campionati promozionali della Casa del Leone. “PEUGEOT COMPETITION” si chiama ora, all’inizio semplicemente “PEUGEOT RALLY”.
Una formula di grande successo che ha recentemente spento le 40 candeline ed ha permesso “allevare” nuove generazioni di piloti che hanno saputo distinguersi nel panorama sportivo italiano a bordo delle leonesse.
“Quello del trofeo promozionale PEUGEOT è stato un modo molto intelligente per avvicinare la gente al mondo dello sport automobilistico, sia nei rally sia in pista”, ricorda il manager ligure, “utilizzando una macchina quasi di serie, la 205 prima e la 106 Rallye poi, studiata ad hoc per questo scopo, grazie a costi molto bassi e una meccanica molto robusta, ma con prestazioni importanti. Questa, sostanzialmente, la ricetta vincente di questo programma in essere ancor oggi”.
La PEUGEOT 205 Rallye nacque nel 1988, come versione altrettanto sportiva delle GTI, ma più abbordabile e, soprattutto, pensata per l’impiego nelle competizioni. Dotata di un motore da 1,3 litri di cilindrata con alimentazione a carburatori erogava ben 103 CV che, uniti al peso ridotto all’osso anche dall’allestimento spartano (mancavano anche le bocchette di ventilazione centrali nell’abitacolo), le permetteva di rivaleggiare con vetture di ben altro segmento. Divenne subito uno dei punti di riferimento nel mercato e fu impiegata ufficialmente come base per le competizioni in Gruppo N e Gruppo A. Ebbe grandissimo successo tra i giovani che la utilizzarono come valida alternativa alle GTI, più potenti sì, ma anche più costose.
La successiva PEUGEOT 106 Rallye nata nel 1993 fu l’erede di questo concetto espresso dalla 205: un’auto piccola, agile e leggera con un allestimento assai spartano e pensato per le corse, con sotto il cofano un motore semplice, dalla cubatura contenuta ma in grado di erogare una buona dose di cavalli (98) a regimi molto allegri. Un vero spasso in strada, vincente anch’essa sui terreni di gara.
“Poi oltre al supporto interno c’era anche quello degli sponsor che consentiva di aumentare i premi importanti distribuiti ai vincitori. Lo stesso Andrea Aghini vinceva di continuo e con l’assegno ricevuto poteva acquistare pneumatici e benzina per la gara successiva, riducendo drasticamente i costi della stagione. I premi erano studiati per consentire ai più talentuosi di andare avanti, come fatto tutt’oggi dalla filiale italiana del Leone con il PEUGEOT Competition attuale. Tra l’altro, oltre allo sconto sull’acquisto della vettura, con il supporto di sponsor tecnici all’epoca c’era a disposizione un kit comprendente tuta, protezioni, roll-bar, mentre oggi le vetture pronto gara possono esser acquistate direttamente da PEUGEOT Sport”. Insomma, un modo concreto per venire incontro ai trofeisti che ancor oggi sono valorizzati da questa formula vincente ideata quarant’anni fa.
Friuli, Due Valli, Tuscan: ecco i tre rally in cui si deciderà il nome del vincitore del PEUGEOT Competition 208 Rally Cup TOP 2019 e, quindi, del posto nel programma ufficiale 2020 di PEUGEOT Sport Italia. Si comincia dal Rally del Friuli in programma venerdì e sabato di questa settimana con partenza da Città Fiera di Artegna, venerdì pomeriggio dalle 14.35 e con arrivo finale a Udine sabato dalle 16.35 dopo 11 prove speciali. I primi tre appuntamenti del calendario hanno dato una prima sgrossata al lotto dei pretendenti al successo finale e lanciato al vertice Davide Nicelli , non solo vincitore fra i trofeisti a Il Ciocco e Sanremo ma, anche, unico dei protagonisti sempre a punti. Ma per l’efficace pilota lombardo ora si profila la necessità di iniziare a “scartare” – il 208 Rally Cup TOP prevede quattro risultati utili di cu i uno obbligatoriamente quello del conclusivo Rally Tuscan su terra – il che rende meno “pesante” il suo vantaggio. Il suo rivale più agguerrito è sicuramente Giacomo Guglielmini con un risultato pieno nelle gare su asfalto ancora a disposizione per colmare il ritardo di 7 punti dal leader. Questa la classifica prima del Rally del Friuli Venezia Giulia:
- Davide Nicelli 33 punti; 2. Giacomo Guglielmini 26; 3. Giorgio Cogni 16; 4. Jacopo Trev isani 14; 5. Alessandro Nerobutto 12; 6. Patrizia
Perosino 8; 7. Michele Griso 5; 8. Christopher Lucchesi 3.