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Sport e Motori nella storia

25 settembre 2019– Oltre alla vittoria di Alberto Salvini su Lucio Da Zanche, e il ritiro sfortunato di “Lucky”, l’Eba Historic ha raccontato tante altre storie interessanti a cominciare da quella di Matteo Luise, che aveva un conto aperto con la sorte, dal 2017. L’edizione numero trentuno dell’appuntamento toscano ha visto il pilota di Adria tornare in coppia con la moglie Melissa Ferro sulla Fiat Ritmo 130 Gruppo A (nella foto), esprimersi ad altissimi livelli, dopo un ottimo Rally Alpi Orientali Historic, andando a dominare letteralmente la classe A-J1/2000, in chiave CIRAS, ed E3, in ambito FIA EHSRC, con quasi due minuti di margine su uno dei più quotati rivali alla viglia, il locale Galullo. A livello assoluto, la prestazione di Luise vale il gradino più basso del podio in gruppo A, il quarto posto nel 4° raggruppamento e l’ottavo nella classifica finale generale. “Ci tenevamo parecchio a fare bene qui” – racconta Luise – “soprattutto per i due ritiri di quest’anno, avvenuti sull’ultima prova speciale. Dopo l’Alpi Orientali Historic volevamo cancellare il ricordo degli ultimi due Elba ed è andato, finalmente, tutto per il verso giusto. Questo risultato è merito di tutti noi ma molto anche di Melissa, mia moglie e compagna di abitacolo, perchè l’Elba è una gara molto impegnativa per il navigatore. Lei è stata davvero brava, continua a crescere. Aspettiamo l’esposizione delle classifiche ufficiali di campionato, per vedere come siamo messi, ma è abbastanza certo che andremo al Due Valli per cercare di concludere il 2019 in bellezza.”

Dal canto suo il Club   91   Squadra   Corse  presentatosi al via della sesta edizione dell’Historic Regularity Sport con quattro punte, si è rivelato protagonista di primo piano in un contesto dal blasone indiscusso. Tutti a podio i portacolori della scuderia patavina, con Ferrara e Filippo Viola, in gara con una Opel Kadett GT/E (nella foto), che hanno concluso la due giorni elbana con un favoloso terzo posto assoluto, autentico dominatore della Divisione 9.

“ È stato un Elba davvero molto difficile”             –  racconta  Ferrara     –                “perchè abbiamo accusato la rottura della corda contachilometri sul finale della prima tappa. Siamo, in pratica, andati a naso. Un plauso all’organizzazione particolare perchè lo scorso anno dovevo correre e, mio malgrado, non sono potuto esserci per un problema tecnico. Quest’anno mi hanno rimborsato il tutto, senza battere ciglio. Chapeau.”

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