RallyRama

Sport e Motori nella storia

Giandomenico Basso, Lorenzo Granai (Skoda Fabia R5 #100, Loran)

Luca Rossetti, Eleonora Mori (Citroen C3 R5 #101, FPF Sport)

7 novembre 2019 – Il 13° Rally delle Marche, in programma per questo fine settimana a Cingoli, gara che con ben 123 iscritti aprirà la sfida del RACEDAY RALLY TERRA 2019/2020. Inoltre, vi sarà la validità quale penultimo atto del TROFEO TERRA RALLY STORICI (TTRS), che per la prima volta nella storia dell’evento farà affiancare le auto storiche alle vetture “moderne”.

Le 123 adesioni segnano il record assoluto di iscritti alla gara dalla sua prima edizione nel 2008. Sinora il dato più alto registrato era quello del 2010, con 110 equipaggi.

Il classico appuntamento autunnale di rally su terra ha dunque conosciuto un forte e rinnovato interesse, segno che gli sterrati marchigiani mantengono intatti il loro fascino, la loro valenza tecnica e quindi considerazione presso i piloti, quest’anno più che mai. L’esempio migliore è l’avere al via, oltre agli specialisti ed estimatori degli sterrati, anche due “nomi” del tricolore, Giandomenico Basso, il leader del Campionato Italiano Rally e l’ufficiale Citroen Luca Rossetti, quarto in classifica nella corsa tricolore. Entrambi hanno scelto la gara sul “Tetto delle Marche” per preparare l’ultimo assalto allo scudetto, che si giocheranno tra due settimane sugli sterrati senesi del Tuscan Rewind, a Montalcino.

La gara assumere dunque ancora più importanza, oltre a quella data dai già tanti iscritti al Campionato Raceday, con la presenza di ben 24 vetture di categoria R5 (1600 cc. Turbo a trazione integrale).

Per la vittoria assoluta, anche se saranno in versione allenamento, Giandomenico Basso, affiancato dal fido Lorenzo Granai (Škoda Fabia) e Luca Rossetti, con Eleonora Mori (Citroen C3 R5), gli “osservati speciali” saranno soprattutto loro, ma si pongono in lizza in diversi: dal rientrante pluridecorato tricolore Renato Travaglia (con all’attivo una sola gara quest’anno, in Val d’Orcia a inizio stagione, terzo assoluto), in coppia con Gelli (Skoda Fabia R5), Giacomo Costenaro, con Justin  Bardini, pure loro su una Fabia R5, per passare poi a Luigi Ricci (Hyundai i20 R5) che insieme al suo secondo Alessandro Biordi, cercherà di ripetere il successo di due anni fa e ancora Christian Marchioro, con Silvia Dall’Olmo (Škoda Fabia)

Torna poi alle gare Alessandro Bettega (Skoda Fabia), figlio dell’indimenticato Attilio, affiancato da Paolo Cargnelutti e sarà interessante vedere all’opera il giovane figlio d’arte Alberto Battistolli, con una Fabia R5 pure lui (assecondato da Rudi Pollet), dopo un trascorso intenso ed interessante con le vetture storiche.  Il figlio del celebre “Lucky” (di nuovo Campione Europeo “historic”), sarà alla sua seconda gara con la vettura boema, la quarta in assoluto con una vettura “moderna”.

Quanto a Luciano Cobbe (Skoda) proverà a trarre il massimo dall’ispirazione che le “piesse” marchigiane gli hanno sempre dato, e si parla anche di Andrea Maselli, che stringerà per la prima volta in mano il volante di una Hyundai i20 R5, al pari dell’altro specialista Alessandro Taddei, con alle note Gaspari.

In lizza per posizioni alte della classifica ci sono anche Walter Pierangioli, Alessandro Battaglin con le Mitsubishi R4 , il sempreverde Bruno Bentivogli sulla Subaru Impreza Gruppo N, lo sloveno Peljhan con una Mitsubishi Lancer.

Jader Vagnini e la sua Renault Clio R3 prenotano il successo tra le 2RM. Come avversario del pilota sanmarinese si propone Niccolò Marchioro, uno dei giovani più interessanti prodotti dalle gare su strada bianca, qui in un’inedita versione “tuttoavanti” avendo a disposizione una Peugeot 208 R2. E con la stessa vettura (sono addirittura 23, le vetture di categoria R2B iscritte) se la giocheranno Davide Nicelli, anche lui tra i protagonisti del CIR, Jacopo Trevisani e l’esperto friulano Fabrizio Martinis

Per la penultima prova del Trofeo Terra Rally Storici prenota il successo Mauro Sisz con la sua Lancia Rally 037, già vittorioso su questi sterrati la scorsa primavera con il Rally Adriatico.

Sul piano tecnico-logistico, sono in programma due distinte prove speciali da correre per tre volte in un totale di 156 chilometri dei quali 46 di distanza competitiva, con il quartier generale dell’evento ubicato, come nel recente passato, nella zona degli impianti sportivi di Cingoli.

 

 

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