RallyRama

Sport e Motori nella storia

5 gennaio 2020 – La 39ma edizione della Dakar parte da Jeddah per finire a Qiddiya il 17 Gennaio e si svolgerà interamente in Arabia Saudita. Il percorso di questa prima volta in Arabia Saudita si sviluppa su un totale di 7.500 km, di cui 5.000 km di speciali. In un paese dove il deserto è il re, il 75% del rally sarà su sabbia… tutti i tipi di sabbia che ci riporta indietro nel tempo.La grande avventura della Dakar iniziata nel 1977, quando Thierry Sabine si è perso sulla sua moto nel deserto libico durante la Abidjan-Nizza.  Salvato dalle sabbie in extremis, è tornato in Francia ancora immerso in questo paesaggio, promettendo a se stesso che avrebbe condiviso il suo fascino con il maggior numero di persone possibile.  L’idea divenne rapidamente una realtà.  Da allora, la Parigi-Dakar non ha mai mancato di sfidare, sorprendere ed eccitare.  La scommessa di Thierry Sabine ha preso forma il 26 dicembre 1978 quando 182 veicoli si presentarono in Place du Trocadéro per un viaggio di 10.000 chilometri nell’ignoto, destinazione Dakar.  L’incontro tra due mondi ricercati dal fondatore dell’evento si è svolto nel continente africano.  Cyril Neveu, in sella a una Yamaha 500 XT ha aperto l’albo d’oro della più grande manifestazione al mondo. Nell’83 il primo assaggio con il deserto di Tenere è stata tanto sorprendente quanto terrificante.  I concorrenti si sono trovati immersi in una tempesta di sabbia interminabile che ha messo KO 40 piloti.  Coloro che si sono allontanati di più hanno dovuto passare fino a quattro giorni per tornare in rotta.  La leggenda della Dakar era in corso. Thierry Sabine, il cantante francese Daniel Balavoine, la giornalista Nathaly Odent, il pilota François Xavier-Bagnoud e il tecnico radiofonico Jean-Paul Le Fur sono morti in un incidente in elicottero nel 1986.  Le ceneri di Thierry Sabine furono sparse nel deserto e suo padre Gilbert, aiutato da Patrick Verdoy, prese il timone. L’anno successivo è iniziata l’era di Peugeot prima per quattro volte sul traguardo del Lago Rosa e del “Principe del Deserto” Ari Vatanen. Ma i record del finlandese sono stati battuti che Stéphane Peterhansel che nel 1991 ha piazzato la prima delle sue tredici vittorie tra moto e auto. E anche in questa prima Dakar saudita “Peter” è ancora una volta tra i favoriti. Il pilota francese è una delle punte dello schieramento MINI assieme a Carlos Sainz vincitore nel 2010 e 2018 nelle edizioni sudamericane, Jakub Prsygonski e Orlando Terranova.

Il grande favorito è però Nasser Al-Attiyah che l’anno passato ha vinto la Dakar per la terza volta. Questa volta corre praticamente in casa su piste a lui molto gradite. Il campione qatariano è il leader del Toyota Gazoo sudafricano che gestisce gli Hilux ufficiali, compreso quello di Fernando Alonso, senz’altro l’uomo più atteso di questa edizione. Per l’ex ferrarista due volte campione del mondo F1 parte una nuova sfida dopo quelle vinte a Daytona e Le Mans, e l’esperienza a Indianapolis.

Categories: News

Leave a Reply