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8 gennaio 2020 – Dopo quattro tappe, Stéphane Peterhansel con il buggy MINI è finalmente riuscito a centrare la prima vittoria nella categoria auto, recuperando abbastanza tempo per tagliare il terreno perduto nella classifica generale. Nasser Al-Attiyah e Carlos Sainz hanno guidato in modo conservativo per difendersi dall’assalto di “Mister Dakar”.

Grazie alla sua vittoriaa Al-ʿUla, “Peter” ha seguito le orme di Giniel De Villiers per vincere tappe in tutti e tre i continenti che hanno ospitato la Dakar.
“Ci si sente bene dopo tutti i guai dei primi giorni, anche se abbiamo avuto una gomma a terra e ci siamo persi una volta. Non è stata una speciale impeccabile, ma è bellissimo vincere. Guidare la carica è stata dura e Carlos ha perso un po’ di tempo, ma ha fatto un ottimo lavoro perché non ci ha messo molto a tornare in pista.


Carlos Sainz è uscito indenne dai trabocchetti della tappa, concedendo solo sette minuti al vincitore Stéphane Peterhansel, nonostante abbia dovuto aprire la speciale. Lo spagnolo è ancora in testa alla classifica generale con tre minuti di vantaggio su Al-Attiyah.
“Gli ultimi 100 chilometri sono stati il settore più duro che abbia mai affrontato alla Dakar: E’ stato pazzesco. C’erano rocce dappertutto e non riuscivo a vedere le tracce, era diabolico. In momenti come questi, arrivare al traguardo senza problemi sembra già una vittoria”.

Anche Nasser Al-Attiyah ha superato con successo le insidie della quarta tappa per arrivare al secondo posto, proprio dietro a Stéphane Peterhansel. Il pilota della Toyota è ora a tre minuti dal leader: “Abbiamo fatto un ottimo lavoro, ma non è stato facile. Abbiamo cercato di attaccare verso la fine, ma è stato difficile. Sono contento perché sembra che domani ci saranno le dune sul percorso. Siamo stati prudenti. Sono contento che non abbiamo subito forature. È una Dakar difficile, ho dovuto cambiare il mio stile di guida…

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