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Sport e Motori nella storia

9 gennaio 2020 – All’uscita di Al Ula questa mattina, piloti, motard ed equipaggi della Dakar si sono oltre 150 chilometri di terreno prevalentemente sabbioso che ha richiesto la massima attenzione a causa di diversi tratti rocciosi. Poi la carovana ha raggiunto gli altipiani di Jabal Sammar a quasi 1.500 metri di altitudine, dove in realtà le colline da affrontare erano spesso una serie di scalini difficili da scalare. In ogni caso, la città di Ha’il, rinomata come uno dei maggiori insediamenti dell’epoca pre-saudita, è soprattutto la capitale nazionale della disciplina per gli amanti di tutti i terreni. Il Rally di Ha’il è l’evento più prestigioso e più antico del Paese, sul quale piloti e piloti sauditi si affrontano da più di dieci anni, diventando così una tappa obbligata per la prima Dakar in Arabia Saudita.

In questo comtrsto Carlos Sainz (nella foto) ha ottenuto la sua seconda vittoria di tappa, mangiando ancora qualche minuto a Nasser Al-Attiyah e Stéphane Peterhansel. “El Matador” oggi ha dato il meglio di sé, è ora saldamente in testa, guadagnando 3 minuti in più su Nasser Al-Attiyah. In terza posizione, Stéphane Peterhansel è ancora in attesa, pronto ad approfittare della minima debolezza dimostrata dai suoi due rivali.Il duello tra Nasser Al Attiyah e Carlos Sainz è ormai un classico alla Dakar. Nel 2010 hanno con il più piccolo distacco nella storia del rally, 2’12”’ tra i due uomini, a favore dello spagnolo per il suo primo trionfo.

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