RallyRama

Sport e Motori nella storia

Luca Pedersoli

Alessandro Perico

Matteo Luise

12 febbraio 2020- Le due iscrizioni last minute di Luca Pedersoli e Alessandro Perico aumentano l’attesa per ADRIA RALLY SHOW, organizzato per questo fine settimana nel circuito Adria International Raceway, in provincia di Rovigo.

Luca Pedersoli, insieme ad Anna Tomasi scenderà in pista con una Citroen DS3 WRC, vettura che ha già utilizzato, e che sfrutterà certamente al massimo per salire sul gradino più alto del podio mentre Alessandro Perico, che sarà affiancato da Mauro Turati sarà al via con una VolksWagen Polo R5.

ADRIA RALLY SHOW è l’ideale “ponte” tra una stagione da poco terminata ed un’altra che sta muovendo i primi passi. Quasi 60 chilometri di percorso totale, dei quali 56 di distanza competitiva, punteggiati da cinque prove speciali. Cinque sfide con il cronometro di adrenalina pura, di spettacolo in un impianto, quello dell’autodromo veneto, che pare fatto apposta per accogliere i rallisti, grazie alle proprie strutture modulabili per ogni esigenza sia agonistica che anche di immagine.

Lo farà accogliendo vetture in configurazione rally di tutte le classi, comprese le auto storiche, diventando l’appuntamento ideale per diventare un test per coloro hanno già disegnato un programma sportivo nel 2020 ed un’occasione imperdibile per presentare la stagione per team, concorrenti, case costruttrici.

Tutto questo sarà possibile sfruttando gli adeguati spazi fruibili all’esterno ed all’interno, sale meeting – centro congressi – paddock coperto ed un’ampia scelta di possibili soluzioni per tutti.

Grande interesse suscitato dalla kermesse sportiva, con alcune particolarità proposte per la prima volta, come la“Qualifying Stage” studiata per rendere ancora più avvincente e scenografica la sfida con i piloti “prioritari” e le “Supercar delle classi WRC_R5_Rgt_ Super 2000”.

Non è possibile nel territorio del Polesine organizzare un rally e non avere un trofeo dedicato ad Arnaldo Cavallari, uomo straordinario, unico e grandissimo appassionato di automobilismo. La proprietà dell’autodromo ha stabilito di assegnare un Trofeo dedicato alla Classe A7 al primo assoluto classificato partecipante con vettura Renault Clio, ricordando così l’eclettico Arnaldo. rnaldo Cavallari per tutti rimane il “matto della Ciabatta” e il “matto dei motori”, ed era proprio così un “matto”, ma di quelli buoni.

E’ stato un grande del mondo dei motori, sia come valente pilota, che come talent scout di giovani talenti. Ma non solo. Come sportivo nel mondo dei motori è stato quattro volte campione italiano di rally negli anni ’60, ma anche una Mitropa Cup e un titolo del Granturismo di serie e scopritore del talento di Sandro Munari, solo per citarne uno. Suo è il merito per la nascita del Rally del Pane – Rally di Adria. Arnaldo Cavallari – Istrionico imprenditore che ha visto il suo apice proprio con la nascita di quella specialità tutta Made in Polesine, che è la Ciabatta polesana, ma forse sarebbe meglio dire “Made in Arnaldo”.

Le vetture Kit Car sia di Classe 2000 sia di Classe 1600, avranno le classi dedicate e per i partecipanti con queste vetture, sarà assegnato un premio ai primi tre assoluti denominato Kit Kar Master Italia. La passione legata ai motori aspirati, viene rimarcata nel profilo degli organizzatori del Rally Show Rodigino. Vetture fantastiche che hanno lasciato il segno indelebile nella storia rallistica internazionale.

Cii sarà anche un super “storico” come Matteo Luise con una BMW M3, non una qualsiasi ma quella del “Drago” Munari, il pupillo di Cavallari!

Rally e Adria sono due elementi che fanno parte della mia vita” – racconta Luise– “ed avendo partecipato a tutte le edizioni, da quando sono entrato in possesso della BMW M3, non potevo

mancare. Sarà la prima volta che correrò questa tipologia di evento. A dire il vero, nella seconda metà degli anni novanta, ho partecipato al Rally di Monza, quello vero. Una volta l’autodromo non esisteva ed era il Rally del Pane, poi diventato Rally di Adria e del Polesine, ad attrarre e convogliare la passione per i motori. È merito del rally se tanti, come me e mio fratello, abbiamo dedicato tanto della nostra vita a questo sport. Onore quindi all’Adria International Raceway per aver creduto in questo format.”

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