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Sport e Motori nella storia

23 settembre 2020 – Sono 83, in totale, le vetture moderne in lizza per il CIRT, con importanti conferme per quanto riguarda i “nomi” in corsa per il titolo assoluto. Tra le ben 28 vetture di classe R5 iscritte ci sarà la Citroen C3 R5 di Paolo Andreucci, nuovamente affiancato Francesco Pinelli, tra i favoriti per la lotta al vertice. Primo tra coloro che cercheranno di sbarrargli la strada sarà il romagnolo Simone Campedelli che presenterà una novità, ovvero la presenza al suo fianco dall’esperto navigatore toscano Sauro Farnocchia, per cercare la sua prima vittoria stagionale al volante della Volkswagen Polo R5 che guiderà per la seconda volta. Ma attenzione al 20enne boliviano Marco Bulacia, su Skoda Fabia Evo R5, che dopo la vittoria a San Marino ci riproverà a concedere il bis in questa gara che ha già corso nel 2017, avendo anche un “conto aperto”, in quanto si ritirò per incidente quando era ai vertici. Peraltro il ragazzo è anche attuale capoclassifica del Mondiale Rally in WRC3. Sfida nella sfida, ci sarà a Cingoli anche un altro giovane driver proveniente dalla serie iridata, il francese Nicolas Ciamin con Yannick Roche su una Citroen C3 R5, che si allenerà in vista del suo prossimo impegno iridato previsto i primi di ottobre al Rally d’Italia-Sardegna.

Ma ci sono diversi altri, che hanno voglia di farsi vedere e valere: tra questi il sanmarinese Daniele Ceccoli in cerca del cambio di passo alla sua terza presenza sulla Hyundai i20 R5 insieme a Piercarlo Capolongo. Come lui dovranno aumentare il ritmo per accorciare il gap dal vertice anche altri due piloti di punta del CIRT, entrambi su Skoda Fabia R5 Evo, come il vicentino Giacomo Costenaro con Justin Bardini ed il padovano Nicolò Marchioro con Marco Marchetti. Poco distanti dal gruppo di testa, ma sempre molto quotati per le posizioni che contano, anche gli altri esperti delle strade bianche. Tutti armati di Skoda Fabia R5, come l’umbro Francesco Fanari stavolta in coppia con il toscano David Castiglioni su una Fabia R5, in cerca di un risultato che gli faccia ritrovare il sorriso dopo due gare in ombra. Poi, torna il sardo Giuseppe Dettori affiancato da Carlo Pisano ed anche Tullio Luigi Versace con Cristina Caldart medita l’attacco alle posizioni al sole dell’assoluta.

Stessa lunghezza d’onda anche per Christian Marchioro, il fratello maggiore di Niccolò, anche lui su una Fabia R5 condivisa con la moglie Silvia Dall’Olmo. Su Ford Fiesta MKII ci saranno i fratelli aretini Massimo e Giovanni Squarcialupi e rientrano in gara per il Campionato anche gli esperti Luciano Cobbe con Fabio Turco su altra R5 boema, il bresciano Luigi Ricci, con Biordi su i20 R5 e torna dopo oltre un anno anche il vincitore del primo CIRT nel 2017 Andrea Dalmazzini con Alessandra Avanzi, su una Fiesta R5.

Inoltre non mancherà un’altra nota “internazionale”, con la presenza del brasiliano Paulo Nobre, spesso in gara nel mondiale rally, al via con una Skoda Fabia R5 pure lui.

Non manca poi la nota femminile per la classe regina del Campionato: ce la mette la giovane lombarda Tamara Molinaro, al vertice della classifica “Under 25 -Trofeo Pucci Grossi”, alla sua terza presenza stagionale insieme a Giacomo Ciucci, la seconda su una Fiesta R5.

niziato a febbraio in Val d’Orcia, proprio pochi giorni prima del lockdown, il Campionato Italiano Terra per vetture storiche approda sul tetto delle Marche con alle spalle la “tripletta” del cremonese Mauro Sipsz, Monica Bregoli e la loro Lancia Stratos. Tre vittorie che hanno proiettato la coppia monegasca in una posizione di favore nei confronti degli agguerriti competitor.

Vincitori, nella primavera 2019, del 1° Rally Storico del Medio Adriatico, Sipsz e Bregoli sono al comando della classifica assoluta Due Ruote Motrici. Il duello più atteso sarà con i rivali dei precedenti round, ovvero i veloci e spettacolari sanmarinesi Bruno Pelliccioni e Mirco Gabrielli su Ford Escort RS oltre a Corrado Costa con Domenico Mularoni sulla loro Opel Corsa GSI. Sotto osservazione anche la Ford Sierra Cosworth dell’inossidabile forlivese Bruno Bentivogli, al debutto nel Campionato per il “Quattro Ruote Motrici”.

Il riferimento per tutti sarà la Suzuki Gran Vitara di Lorenzo Codecà, già vincitore in Valtiberina, all’avvio stagionale, per poi concedere il bis a San Marino.  Codecà avrà una prima, importante chance per conquistare il titolo italiano, che potrebbe arrivare con una gara d’anticipo. Il brianzolo ci proverà sempre insieme a Mauro Toffoli con la Suzuki Gran Vitara di Gruppo T1, vettura ufficiale che potrebbe avvicinare anche la Casa nipponica al nuovo titolo Costruttori. Può fare un passo avanti verso il titolo anche il catanese Alfio Bordonaro, attualmente leader tra i Veicoli di Serie del Gruppo T2 e del trofeo monomarca Suzuki Challenge, anche lui su Gran Vitara. Da seguire con attenzione anche la prestazione del giovane piemontese Amerigo Ventura sul Quaddy Yamaha YXZ 1000 in corsa per la classifica riservata ai Side by Side, mentre sarà la gara del rientro in Campionato per il veneto Elvis Borsoi al volante del buggy Rotax Can-Am di TH.

L’evento su due giorni, è stato disegnato in maniera semplice, cercando il massimo della snellezza per addetti ai lavori e partecipanti: sabato 26 settembre sono in programma le ricognizioni, shakedown e verifiche, mentre le sfide saranno tutte concentrate sulla giornata di domenica 27 settembre. Sono previste in totale sei prove speciali complessive (due da ripetere tre volte), per 65 km. di distanza competitiva mentre il totale dell’intero percorso misurerà 204 km.

La partenza sarà alle ore 8,01, l’arrivo alle 17,00, riordinamenti e parchi assistenza sono previsti a Cingoli.

Tutte e quattro le gare avranno lo stesso percorso e l’intera manifestazione è concentrata nelle 36 ore previste dalle disposizioni Federali vigenti.

Campedelli Simone, Canton Tania, Volkswagen Polo R5, #2, Project Team

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