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Sport e Motori nella storia

9 dicembre 2020 – A Lele Pinto quel celebre nickname era stato appioppato non tanto per il porto d’accesso alla sua amata Isola d’Elba, ma per il…piede pesante, che aveva già messo in luce quando correva in pista con la piccola 595 Abarth preparata da Romeo Ferraris con la quale ha vinto il titolo tricolore. Poi il passaggio al volante della Fulvia HF, e l’ingresso nella squadra dell’elefantino con vista sui rally. Con Lancia ha vinto il Trofeo Villa d’Este, ma nel 1971 è passato in Fiat, divenendo una delle punte del 124: nel 72 si è infatti aggiudicato alla grande il Campionato Europeo e la Mitropa, due anni più tardi la vittoria nel rally mondiale del Portogallo. Con l’arrivo della Stratos “Piombino” è tornato in Lancia ed è stato un periodo denso di primi posti, come il Rally di Sicilia, il San Martino di Castrozza, la Liburna e tanti piazzamenti nel mondiale.

Lasciato il Gruppo, Pinto è stato fondamentale per lo sviluppo della Ferrari 308 GTB di Michelotto, che ha portato al primo exploit al Rally di Monza, su quelle strade interne al Parco, che abbiamo rivisto con piacere nella recente gara irida. Ed è con piacere che ricorderemo Lele Pinto, il “piombino”.

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