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Sport e Motori nella storia

Audi torna al Rally Dakar per il secondo anno consecutivo e, proprio come l’anno scorso, si affida all’innovativa trazione elettrica di Audi RS Q e-tron per lottare per la sua prima vittoria assoluta nel rally più duro del mondo. Dopo un debutto con quattro vittorie di tappa e più di 24.000 chilometri percorsi alla Dakar 2022, quest’anno la squadra punta in alto.

Nei mesi trascorsi da quando la RS Q e-tron ha raggiunto il traguardo a Jeddah, il lavoro di sviluppo in fabbrica non si è mai fermato. Inoltre, per accumulare ancora più chilometri di esperienza e continuare a testare il prototipo, il team ha partecipato all’Abu Dhabi Desert Challenge appena due mesi dopo la fine della Dakar. Il risultato non poteva essere migliore, con Stéphane Peterhansel che ha conquistato la vittoria assoluta dell’evento, il primo in assoluto per un prototipo elettrico nel deserto.

Dopo aver analizzato una grande quantità di dati e di esperienze, e dopo aver ricevuto un prezioso feedback dai loro piloti esperti – Carlos Sainz, Mattias Ekström e Stéphane Peterhansel – gli ingegneri del marchio si sono messi al lavoro per sviluppare la seconda evoluzione della RS Q e-tron. Si trattava di migliorare non solo le prestazioni, ma anche l’efficienza di una vettura che aveva già raggiunto un consumo energetico eccezionalmente basso per una Dakar. L’obiettivo era chiaro: lottare almeno per il podio assoluto alla prossima Dakar.

Audi RS Q e-tron E2: più leggera, più aerodinamica e più efficiente

Il risultato di tutto questo lavoro è l’Audi RS Q e-tron “E2” che sfoggia una carrozzeria completamente nuova, che non ha conservato nemmeno una parte del modello 2022. Per rispettare le dimensioni interne richieste dalla normativa, l’abitacolo – che prima era molto alto rispetto all’altezza del tetto – è ora significativamente più ampio. I cofani anteriori e posteriori sono stati ridisegnati e la parte anteriore dei parafanghi dietro i passaruota anteriori che costituivano il passaggio al portellone posteriore, una struttura nota internamente come “zampa d’elefante”, è stata rimossa. La riprogettazione aerodinamica ha portato a una riduzione di circa il 15% della resistenza aerodinamica totale (il prodotto del coefficiente aerodinamico e della superficie frontale).

Oltre alla riduzione del peso e al miglioramento dell’aerodinamica, il terzo  fattore è l’ottimizzazione del sistema di controllo elettronico. Questo sistema è responsabile della gestione energetica del sofisticato sistema di propulsione della RS Q e-tron, che consiste in due motori elettrici, uno per asse, una batteria ad alta tensione da 52 kWh e un motore a combustione interna che ricarica la batteria durante la marcia.

Questa ottimizzazione si è rivelata molto importante, poiché durante l’ultima Dakar Audi ha rilevato situazioni in cui si verificavano brevi sbalzi di potenza quando le ruote avevano un minore contatto con il terreno, come ad esempio nei salti o durante la guida su terreni irregolari. I commissari sportivi della FIA impongono sanzioni sportive quando viene superata la soglia di 2 kilojoule di potenza in eccesso. Il software ricalcola ora due limiti individuali, uno per ciascun motore, in millisecondi. Di conseguenza, il sistema funziona in modo preciso ed entro i limiti consentiti.

La ciliegina sulla torta di questo cocktail sostenibile è l’impiego, per la prima volta, di combustibili rinnovabili (reFuels), che si basano sull’utilizzo di rifiuti non alimentari. Questo carburante viene utilizzato dal convertitore di energia, il cui motore a combustione funziona ad alta compressione – e quindi in modo molto efficiente – per alimentare il sistema di trazione elettrica. Di conseguenza, l’Audi RS Q e-tron E2 riduce le emissioni di anidride carbonica del 60% rispetto alla vettura dello scorso anno.

Il primo test della RS Q e-tron E2 si è svolto in Marocco all’inizio di ottobre. Dopo un lungo test di nove giorni lavorativi e più di 4.000 chilometri percorsi, il prototipo ha affrontato il Rally del Marocco, una competizione abituale per i partecipanti alla Dakar, in quanto offre condizioni simili a quelle del deserto saudita.

Il risultato per Audi è stato molto positivo, anche se non ha potuto festeggiare una vittoria vera e propria in quanto ha gareggiato nella categoria “Open”, al di fuori della classifica principale, in quanto i prototipi erano già stati adattati al regolamento tecnico della Dakar 2023. Senza problemi tecnici e con un buon ritmo, il team ha confermato l’evoluzione positiva del prototipo e, allo stesso tempo, ha lavorato sull’adattamento dei suoi tre piloti alla nuova versione del veicolo in condizioni di gara. La sua prossima destinazione, dopo un breve test funzionale, sarà il Rally Dakar in Arabia Saudita.

È qui che i tre piloti dell’Audi RS Q e-tron inizieranno il 31 dicembre il loro secondo Rally Dakar. Un totale di 8.549 chilometri – di cui 4.706 chilometri cronometrati – li attende in 15 giorni di gara, composti da una breve tappa prologo di soli 11 chilometri e da quattordici tappe lunghe che li porteranno attraverso aree finora inesplorate del deserto saudita prima di raggiungere il traguardo a Dammam il 15 gennaio

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