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Sport e Motori nella storia

Primo Sébastian Loeb al suo nono trionfo nel principato, secondo il campione in carica Kalle Rovanpera pure con una Toyota Yaris GR R1, terzo Thierry Neuville con la Hyundai 120. Bello. Bellissimo, ma…ci sono due Toyota nei primi due, separate da 18”… Chissà se è poi tutto vero.

Certo, Ogier ha vinto nove prove speciali, è stato in testa dal primo passaggio sul Turini. Il ragazzino finlandese è stato invece protagonista di una furiosa rimonta per risalire del quito al secondo posto. A quel punto anche se a soli 16 dal primato, forse, non ha voluto rischiare e s’è tenuta stretta la posizione, puntando sui cinque punti aggiuntivi della power stage che ha potuto aggiungere al suo bottino.

Tutto il resto è noia , come avrebbe detto Califano, con i piazzamenti di Neuville, Evans e Tanak.

Hyundai e Ford   non hanno mai dato l’impressione di poter vincere. Se Neuville ha un ritardo inferiore al minuto, Tanak accusa un gap di oltre due minuti e mezzo.

Più appassionante la lotta nella WRC2, dove ha vinto Nikolay Gryazin con la Skoda Fabia RS evo2 con i co

Sébastien Ogier-Vincent Landais

lori della scuderia italiana Movisport, che ha preceduto di 4”5Yohann Rossel con la Citroen C3. Nell’affollatissima classifica del WRC2 troviamo la maggior parte degli italiani con i primi nell’ordine Matteo Gamba, Mauro Miele e Christian Merli, tutti e tre von le Skoda e tutti tre autori di una buona gara.

Appuntamento al Rally di Svezia, seconda prova del WRC 2023 a partire da 9 febbraio.

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