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Sport e Motori nella storia

Grandiosa carriera la sua! Miki Biasion con le sue diciassette vittorie e due titoli mondiali è il pluridecorato tra i piloti italiani e anche tra quelli latini.

Tutto è cominciato nel 1979, quando quel giovane ventunenne di Bassano del Grappa ha esordito carico di speranze al Rally Città di Modena al volante di un’Opel Kadett GTE. Speranze che si sono subito concretizzate con il passaggio al volante delle Opel Ascona SR, con cui vince di seguito il tricolore di Gruppo 1 e Gruppo 2 in presenza di una forte concorrenza. Questo gli è valso il passaggio al Gruppo 4 e all’Opel Ascona 400, con la quale è arrivato il primo assoluto al Rally della Lana. Poi l’ingresso in Lancia, e le ambizioni sono ulteriormente aumentate. Nell’83 “Miki” con la Lancia 037 ha centrato la doppietta Europeo-Italiano.

Nell’85 è finalmente a tempo pieno nel mondiale. Il primo centro iridato di quello che è ormai diventato il portacolori del rallismo italiano arriva in Argentina nel 1986 con la Delta S/4, risultato che assieme agli altri piazzamenti stagionali gli consentono di entrare a vele spiegate nella top-five mondiale! Nell’87 arriva la nuova Lancia Delta Gruppo A, con cui “Miki” dimostra un feeling speciale. Con la 4WD vincerà il Rally di Montecarlo e il Rally di Sanremo, poi vinti nuovamente nel 1989. Gli anni d’oro, come sappiamo, sono il 1988 e il 1989. Biasion a suon di vittorie, compresa quelle al Safari, dove è l’unico pilota italiano nell’albo d’oro, diventa per due volte Campione del Mondo Rally ed è dunque l’erede di Sandro Munari che nel 1978 si era aggiudicato la prima Coppa FIA della specialità. C’è anche un assaggio di pista con l’Alfa 75, e il Giro d’Italia dove si impone in coppia con Riccardo Patrese. Il connubio con la Lancia prosegue con altre vittorie fino al 1991. L’anno successivo, dopo nove stagioni HF, siglati dal terzo successo iridato al Rally d’Argentina 1990,  passa alla Ford che dopo una prima stagione con la Sierra gli mette a disposizione la nuova Ford Escort Cosworth, con la quale Miki è primo  all’Acropoli del 93, portando a tre il suo personale bottino in Grecia.

Segue un periodo di progressivo distacco dai rally, che si conclude con il podio al Sanremo del 1995, questa volta al volante di Subaru.

Ma Biasion anche over 40, impegnato tra l’altro nella sua Concessionaria Lancia,  è destinato ancora a far parlare di  sé. Si trasforma in “Dakariano” e…camionista, affrontando la nuova avventura con l’entusiasmo di sempre. E, tanto per pareggiare i conti, nel 1998-1999 piazza una doppietta nella Coppa del Mondo di specialità.

Per rivederlo al volante di un’auto bisognerà attendere l’ingaggio quale pilota ufficiale Mitsubishi, con cui ottiene alcuni podi nell’assoluta.

Poi operazione Panda alla Dakar del 2006, all’insegna di piccolo è bello, e quindi il ritorno ai truck, sempre con l’Iveco e sempre come “Dakariano”!