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Sport e Motori nella storia

Il 3 aprile 1972 parte delle popolazioni del Kenya, quelle più superstiziose, temettero che una sciagura stesse per abbattersi sul paese. Per la prima volta dal 1954, il Safari Rally era stato vinto da un non residente! Un finlandese dai capelli biondi, occhi azzurri e pelle chiarissima, oltre a un’aria un po’ sorniona: Hannu Mikkola. Fino a quel momento ci avevano provato tutti i big del rallismo mondiale, da Carlsson a Munari. Niente da fare. Per gli europei il Safari, una delle corse più affascinanti dell’epoca, sembrava davvero proibito. Dunque, largo ai locali, che del resto potevano vantare la conoscenza più approfondita delle piste africane, una cabala che ha retto fino all’arrivo di Mikkola primo con la Ford Escort assieme allo svedese Gunnar Palm.

Il pilota finnico, che all’epoca del Safari era prossimo ai trent’anni – è nato a Joensuu il 24 maggio 1942 – è l’uomo dei primati, che costellano la sua trentennale carriera, iniziata nel 1965, dopo aver portato a termine gli studi di ingegneria, con l’immancabile Volvo. Nel 1967-1968 corre anche per la Lancia, e con la Fulvia HF coglie un secondo posto all’Alpenfhart Rally in Austria. Poi entra nel giro Ford, con cui dal 1968 al 1970 infila tre vittorie consecutive al 1000 Laghi (alla fine arriverà a un totale di sette primi posti a Jyvaskyla). Proprio nel 1970 c’è la prima “perla” con la celebre affermazione alla Londra-Mexico, la World Rally Cup organizzata in concomitanza con i Campionati mondiali di calcio nel paese centroamericano, che ovviamente ha un ritorno incredibile per il pilota e per la Ford. Mikkola, che tra l’altro ha vinto anche la Honk King-Beijng nel 1985, concederà il bis anche nell’edizione revival del 1995! Nel 1975, stagione caratterizzata da una girandola di partecipazioni al mondiale con vetture diverse, iniziata con la Fiat Abarth 124 con la quale è secondo a Montecarlo, ecco un’altra première. E’, infatti, Mikkola a regalare alla Toyota la prima vittoria in un rally mondiale, immancabilmente al…1000 Laghi dove è al volante della Corolla/Levin 1.6 con Atso Aho a leggergli le note. Sempre quell’anno, questa volta con una Peugeot 504 e con Jean Todt, che aveva già avuto a suo fianco al “Monte”, Mikkola è primo al Rally del Marocco, l’altra grande corsa africana del mondiale rally. Chiuderà il cosiddetto “slam” nel 1979 quando si aggiudica, con la Mercedes 450 SLC anche il Costa d’Avorio!

Poi, a inizio anni ottanta, ecco un’altra “prima”: “Hannu-Quattro”, con la scoperta dell’Audi e dell’inedita trazione integrale dei rally, con la quale entra nuovamente nella storia con il primo centro iridato di una 4×4 al Rally di Svezia del 1981. E sarà proprio l’Audi Quattro a regalargli quel titolo mondiale che ne completa la grandissima carriera nel 1983, assieme al suo abituale coequipier Arne Hertz. Il cerchio si chiuderà ancora una volta al Safari. Quindici anni dopo l’exploit del 1972, Mikkola sale ancora per primo sulla pedana d’arrivo a Nairobi. E’ l’ultimo dei suoi diciotto trionfi iridati, come pure il gioiello finale dell’Audi, ma anche in questo caso c’è una prima con la 200 Quattro Gruppo A!

Ma non basta, Hannu Mikkola, che ha concluso la sua carriera con la Mazda con la quale ha corso fino al ’91, è stato anche il primo pilota ad aver superato il traguardo dei 100 rally mondiali.