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Sport e Motori nella storia

Ha cominciato un po’ tardi con i rallies, anche se figlio d’arte. Il padre Ulf è stato due volte Campione nazionale finlandese, ma purtroppo è morto nelle ricognizioni dell’Hankirally nel 1981. Marcus Grönholm, che allora aveva tredici anni – è nato a Kauniainen, 5 febbraio 1968 – ha iniziato la sua carriera sportiva nel motocross. Prometteva bene, ma si è rotto un ginocchio, ed ha dovuto dare l’addio alle due ruote. A riportarlo nel suo…mondo naturale, favorito dalle migliaia di km percorsi sulle strade sterrate intorno alla fattoria di famiglia, è stato il cugino Sebastian Lindholm, pluricampione finnico della specialità. Ha iniziato nel 1987, e due anni più tardi eccolo al volante di una Lancia Delta al Rally di Finalndia-1000 Laghi, che in futuro vincerà per ben sei volte, eguagliando il record di Hannu Mikkola. Negli anni novanta prosegue al volante delle Toyota, ottenendo qualche piazzamento importante. Ma soprattutto “Bosse”, com’è chiamato nell’ambiente, si segnala sempre come uno dei più veloci. E’ per questo che viene scelto da Peugeot che torna nei rally con la 206 WRC. Il “Leone” ha visto giusto. Grönholm comincia a vincere a trentadue anni al Rally di Svezia del 2000 e non si…ferma più. Trionfa in Nuova Zelanda, in Finlandia e in Australia, è secondo in Portogallo, Argentina e RAC, ed è Campione del Mondo nella sua prima stagione completa! Il bis gli sfugge nel 2001, nonostante le nuove vittorie in Finlandia, in Nuova Zelanda e al RAC, causa otto ritiri che gli impediscono di vantare una striscia di risultati sufficienti. Si rifà ampiamente l’anno seguente, sempre con la Peugeot 206 WRC e con il cognato Timo Rautiainen a leggergli le note, con la seconda iride della sua carriera. Il ciclo della Peugeot 206 WRC si chiude con due Mondiali Piloti e tre Mondiali Costruttori. Ecco nel 2004 la nuova Peugeot 307 WRC. C’è molto lavoro da fare per sviluppare questa inedita WRC derivata dal modello Coupè-Cabriolet della Casa francese, dotata a detta di “Bosse” di un gran motore, limitato però dal cambio quattro marce. Marcus non si tira indietro e regalerà alla nuova Peugeot tre centri iridati, due al…Rally di Finlandia e uno in Giappone. Con la Peugeot 307 è protagonista di vari aneddoti. Una volta si fa cambiare la stanza d’albergo, perché aveva il numero 307. Un’altra volta al RAC è fermato da un poliziotto che gli dice che non può guida in autostrada su…tre ruote. “Ma io devo guidare” gli risponde angelico Marcus, “sono arrivato così fin qui…”

L’impegno con Peugeot termina a fine 2005, con il ritiro del Leone. Marcus non rimane a piedi. Malcolm Wilson gli affida la nuova Ford Focus WRC, e “Bosse” vince al debutto della stagione 2006 il Rally di Montecarlo, che ancora manca al suo ricco palmares. Si ripete in Svezia, e va a segno anche in Grecia, Turchia, Nuova Zelanda e Gran Bretagna. E’ il suo “best score” nel mondiale, ma il terzo titolo non arriva per la miseria di un punto e per l’esplosione del “Cannbibale”, Sébastien Loeb. Come consolazione rimane il Titolo Costruttori per la Ford. Con Loeb ingaggia un gran duello anche la stagione seguente. Vince Svezia, Italia, Grecia, Finlandia e Nuova Zelanda, dove è primo per 0”3! il margine più esiguo della storia, portando a trenta il suo bottino di rally iridati, ma è ancora secondo dietro il fenomeno francese.

Segue un graduale disimpegno, anche per il ritiro di Timo Rautiainen. Si dedica sia pure occasionalmente al rallycross, specialità che nel 2012 lo vedrà protagonista del Global Rallycross negli USA con la Ford ufficiale. Sta per vincere il titolo, ma a Los Angeles ecco nuovamente Loeb, ingaggiato per l’occasione. Marcus ha un incidente nelle prove ed è costretto a una settimana in ospedale, e non è in grado di difendere la sua leadership.

A cinquant’anni suonati sviluppa altri interessi, televisione, marketing, pur continuando come tester per qualche Casa automobilistica.