(2 maggio 2015) – Per Umberto Scandola, Guido d’Amore e la Škoda (nella foto) il terzo appuntamento del tricolore rally è stata una lunga passerella verso il trionfo. Il veronese e la vettura boema hanno preso la testa fin dal primo tratto cronometrato del 22° Rally Adriatico, primo appuntamento dell’anno sulla terra, per poi mantenerlo fin al traguardo lasciando solo le briciole agli avversari. Prova di forza quindi per la Fabia Super 2000, che ha sbaragliato la concorrenza, fatta tutta da vetture di nuova generazione appartenenti alla categoria R5, imponendo a tutti sulla veloce terra della gara un passo superiore. Tra le soprese in positivo del 22. Rally Adriatico la bella prestazione di Sebastien Chardonnet. Il giovane francese del team Ford Racing ha confermato tute le qualità dimostrate in passato anche nel mondiale WRC3, realizzando al debutto sulla terra con la sua Fiesta R5, tempi di assoluto valore.
Al terzo e quarto posto i due favoriti della vigilia Giandomenico Basso che Paolo Andreucci. Il veneto della Brc ha fatto una gara all’attacco e veloce, ma i tempi non lo hanno soddisfatto e con essi il feeling con la vettura. Per Andreucci è stato un weekend difficile per il pilota garfagnino alle prese con alcuni problemi tecnici che hanno compromesso la possibilità di giocarsi la vittoria finale. Sugli sterrati marchigiani “Ucci” co Paolo Andreucci ha guidato in difesa la Peugeot 208 T16, recuperando anche secondi preziosi in alcune delle ultime prove speciali, arrivando così ad un passo dal podio. “Il Rally Adriatico è sempre un rally molto ostico. Gli sterrati che ci sono qui mettono a dura prova tutto il pacchetto equipaggio-macchina-gomme. Tutto deve funzionare al meglio per essere competitivi e giocarsi la vittoria. Sfortunatamente abbiamo avuto dei problemi alla popoff e al cambio. Alla fine anche in un week end difficile sono arrivati punti preziosi per la classifica e siamo ancora in testa ”, questo il commento del pluricampione d’Italia. A far gioire il team ci ha pensato Michele Tassone che ha combattuto in tutte le prove speciali, restando sempre saldamente nelle posizioni di vetta, speciale dopo speciale. Ne è scaturito un’appassionante testa a testa durato fino all’ultima prova. Solo nella PS11 “Dei Laghi3” infatti si è avuto il verdetto finale, che ha visto l’equipaggio junior del Leone conquistare una meritata vittoria con la Peugeot 208 R2.
Le posizioni alle spalle dei primi quattro sono andate ai due principali protagonisti della gara di aperture del Trofeo Rally Terra. Quinto si è, infatti piazzato Mauro Trentin che, nonostante tornasse dopo un periodo di inattività è riuscito con la sua Peugeot 207 Super 2000, ad imporre fin dall’inizio il suo passo. Alle sue spalle ha chiuso Lugi Ricci, Ford Fiesta R5, mentre sempre per il terzo posto c’è stato un bel duello tra le Škoda Fabia di Giuseppe Dettori e Pablo Biolghini. Nel tricolore Produzione vittoria facile per Ivan Ferrarotti, Renault Clio R3C, primo senza rivali dopo ritiro per uscita di strada nella prima prova del secondo giorno di gara di Fabrizio Jr Andolfi, che, che nelle prove svoltesi il giorno prima aveva ottenuto il miglior tempo, anche lui su Clio R3C. Nel monomarca Suzuki Rally Trophy/Trofeo ACI R1grandi prestazioni tra le Swift R1B, dove chiude al comando Alessandro Uliana dopo una bella lotta con Claudio Gubertini e Claudio Vallino. Termina anche il terzo atto del Twingo R2 Top dove si mantiene in testa Luca Panzani in coppia con Sara Baldacci.