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Sport e Motori nella storia

Rally, raid, il Parlamento Europeo, la candidatura alla Presidenza FIA… di capitoli importanti, nella storia di Ari Vatanen ce ne sono davvero tanti!

Cominciano con la carriera di pilota rally, che a livello mondiale si estende in un lasso di tempo relativamente breve, sufficiente però ad assicurargli la grande fama di cui gode tuttora, e un titolo mondiale piloti.

Cominciamo dai rally, una passione che ha coltivato fin da giovanissimo – è nato a Tuupovara in Finlandia il 27 aprile 1952 – con le prime gare a livello locale e nazionale, compreso l’esordio al 1000 Laghi nel 1974. Poi si è trasferito in Gran Bretagna dove ha avuto modo di mettersi in luce. Il doppio titolo nel campionato inglese nel 1976 e nel 1978 e la sua guida funambolica, sempre al limite, gli aprono le porte della squadra ufficiale Ford. Nel 1980 con l’Escort RS 1800 Gr.4 la prima vittoria iridata all’Acropoli, l’anno successivo la consacrazione con il titolo mondiale piloti.

Copilota di Vatanen è quel David Richards che presto si trasformerà in manager per dar vita con la sua azienda Prodrive ai programmi rallistici Subaru, oltre a una breve parentesi in F1 con la Benetton.

La striscia di vittorie di Ari subisce un rallentamento con il passaggio ai Gruppi B, che risultano un po’ indigesti alla Ford. Nel 1983 uno sprazzo con la vittoria al Safari alla guida di una Opel Ascona 400.

La svolta arriva a fine 1984 quando Jean Todt, che nel 1981 navigava il suo rivale per il titolo mondiale Guy Frequelin, lo chiama come pilota di punta del nuovo programma Peugeot 205 Turbo 16. L’inizio è alla grande. Vatanen che è pilota veloce e maturo sembra l’interprete ideale della nuova Gruppo B francese. Vince di seguito i rallies di Montecarlo e Svezia 1985. La strada per un nuovo titolo mondiale sembra tutta in discesa. Ma a bloccarlo è qualche ritiro di troppo, e soprattutto il grave incidente in Argentina che in pratica mette fine alla sua avventura nei rallies mondiali.

Tuttavia Ari riesce ad aprire un nuovo capitolo. Rimessosi dopo una lunga convalescenza, viene nuovamente chiamato da Jean Todt, che ne ha seguito costantemente il recupero, per la nuova avventura Peugeot nei raid. E qui non ci sarà nessun ostacolo a fermarlo! Con Peugeot prima e Citroën poi vincerà ben quattro Parigi-Dakar e tutte le altre classiche della specialità, dove si aggiudica la Coppa del Mondo FIA nel 1997, oltre alla definizione di “Principe del Deserto” che gli sta particolarmente a pennello.

Un’altra strepitosa impresa firmata dal campione finlandese è alla Pikes Peak, la più celebre corsa in salita statunitense, dove vince nel 1988 con la spettacolosa Peugeot 405 Mi16, un “giocattolo” da 600 CV! distruggendo ogni precedente record.

Poi pian piano il rallentamento. Ari si concede un prepensionamento dorato nella sua nuova fattoria che ha acquistato in Francia. Ad interessarlo è la politica, prima quella europea, che si concretizza con due mandati successivi nel Parlamento dell’Unione, poi quella sportiva. Nel 2009 Vatanen si candida alla Presidenza FIA. Ma ad avere la meglio è, guarda un po’, il suo vecchio D.S. Jean Todt.