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Sport e Motori nella storia

(28 giugno 2015) – Vince Nasser Al Attiyah, su Mini All4Racing (nella foto), la quinta prova iridata del Cross Country, disputata all’Italian Baja, ma a Pordenone in trionfo lo sono anche Codecà, Fedullo e la Suzuki. A bordo della Grand Vitara 3.6 V6 T1, la coppia di Suzuki Italia ha dato un saggio di competitività segnalandosi quale miglior equipaggio italiano ed in lotta per la top ten del mondiale, concludendo appunto decima assoluta, dopo aver lungamente occupato la ottava piazza assoluta.

“E’ stata una dura prova che abbiamo superato in modo brillante, confermando dai primi agli ultimi metri, la accresciuta competitività della Grand Vitara con le evoluzioni alle sospensioni ed alla gestione del propulsore, apportate nell’inverno.” Confida il campione milanese che, saggiamente, ha tenuto un ritmo veloce nelle prime prove sui greti del fiume Cosa e Tagliamento, per diminuire l’andatura nell’ultima giornata di gara, amministrando l’importante vantaggio sugli inseguitori.

Sempre riguardo al Campionato Italiano in seconda posizione si è piazzato Andrea Luchini, al termine di una gara di vertice, arricchita da una prestazione grintosa e velocissima nel corso della seconda prova caratterizzata da un tempo di valore assoluto. “Bella, una bella gara che ci ripaga per le sfortune patite nell’edizione scorsa. Una prova che avrebbe potuto aver un esito differente se i tecnici della Poillucci non avessero sistemato il problema di accensione che si era verificato in partenza.”

Navigato dal torinese Bosco, con il Grand Vitara 1.9 DDiS Luchini realizza la doppietta Suzuki sul podio, arrivando a piazzarsi alle spalle di Codecà in ritardo di 16’19”, vincendo la classifica del Gruppo T2 dei veicoli di serie, dopo il lungo duello con Elvis Borsoi. Il pilota di Rteam Italy, in coppia con Stefano Rossi porta a compimentoFoto News 28 giugno 2015 2 bis l’esordio in gara del Ford Raptor, aggiudicandosi la graduatoria iridata del T2, ma chiudendo la competizione tricolore in quarta piazza, afflitto dall’eccessiva usura dei freni, superato nel finale anche da Eugenio Amos.

E’ l’autentica sorpresa della gara il varesino ex campione di gare endurance con vetture Gran Turismo, Ferrari e Maserati, che lasciato le gare in pista è alla ricerca di nuovi stimoli sportivi e che alla prima volta alla guida del Polaris Razor 1000, dopo una prima tappa di studio, centra una scintillante terza piazza assoluta del podio Tricolore. Un risultato che gli permette di centrare anche la prima piazza del Gruppo T3 e la seconda di categoria nella classifica della gara iridata, dietro allo spagnolo Orlandini su Toyota Hilux.

Decisamente più sfortunate sono state le gare di Miki Biasion, fermato da inconvenienti tecnici al Tecnosport Tubolare e Alex Caffi fermo subito dopo il via con la Fiat Pandacar.

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