RallyRama

Sport e Motori nella storia

(19 settembre 2016) – Matteo Luise vede finalmente la luce in fondo al tunnel di un periodo particolarmente sfortunato e torna a brillare nel Campionato Italiano Rally Auto Storiche salendo sul terzo gradino del podio di 4° Raggruppamento, nonché dodicesimo assoluto e primo in classe E3, al termine di un Rally dell’Isola d’Elba caratterizzato da mutevoli condizioni meteo che hanno mietuto vittime illustri.

Per Luise cogliere la terza piazza con la propria Fiat Ritmo 130 gruppo A (nell’immagine Fotosport) alle spalle di vetture ben più performanti quali la Lancia Rally 037 di “Pedro” e la Toyota Celica di Pautzzo, nella massima serie tricolore di specialità alla quale si sono aggiunti i partecipanti al FIA European Historic Rally Championship, ha il sapore di quel riscatto da tanto tempo inseguito.

 “Finalmente siamo riusciti ad esprimerci con costanza e senza intoppi” – racconta Luise – “perchè è da quando la Ritmo ha messo le ruote in strada che non siamo mai riusciti a concludere una gara. Ottenere una prestazione di buon livello in un contesto altamente competitivo, visto il parco partenti dell’italiano e dell’europeo, è per noi motivo soddisfazione”.

 Il 28° Rally Elba Storico, valido come penultimo round del CIRAS e per l’europeo, vedeva al via tutti i più blasonati protagonisti di entrambe le serie.

Dopo aver percorso la prima prova in trasferimento sulla successiva Cavo Volterraio Luise, affiancato dalla moglie Melissa Ferro alle note, archiviava la frazione serale del Giovedì al diciottesimo posto assoluto, con un margine di 43”8 sull’austriaco Reitsperger, diretto rivale in classe E3.

La seconda frazione di gmluise_2016_09_19ara si apriva all’insegna della pioggia e per il pilota veneto i fantasmi del passato tornavano a farsi sentire: l’annullamento della prima prova di giornata e la successiva foratura sulla Due Colli sembravano poter indirizzare la trasferta verso una direzione negativa.

Deciso a non mollare Luise gestiva nel migliore dei modi l’imprevisto, uscendo dalla speciale senza riportare danni alla vettura, per concludere la prima tappa con un buon sedicesimo nella generale davanti, sul bagnato, a vetture quali Audi Quattro, Ford Sierra RS Cosworth, Porsche 911 SC ed altri mezzi ben più dotati.

La giornata conclusiva del Sabato, disputata su fondo asciutto, vedeva il deciso cambio di ritmo del pilota di Adria che staccava tempi di tutto rispetto sino all’undicesimo parziale assoluto, segnato sul tratto cronometrato finale, quello di Cavo Bagnaia, che ne consacra il risultato.

Categories: News

Leave a Reply