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Sport e Motori nella storia

(29 settembre 2016) – Sono tanti i motivi che rendono sempre affascinante il Tour de Corse. L’edizione 2016 della gara must su asfalto, potrebbe già regalare il titolo mondiale, il quarto, a Sébastien Ogier e alla VW che hanno segnato i migliori tempi nello shake-down di stamane. Certo non sarà facile per il pilota francese, reduce dal successo in Germania, il primo tuttoasfalto della stagione. A impensierirlo i soliti, dai due compagni di marca Latvala e Mikkelsen a Neuville e Sordo con le Hyundai. Ma soprattutto ci sarà Kris Meeke con la Citroën, mentre Craig Been sostituisce l’infortunato Lefebvre.

Sul versante italiano Bertelli è alla ricerca del risultato con la Ford Fiesta RS WRC, mentre Simone Tempestini potrebbe centrare il titolo WRC Junior.  Corsica clou anche per Fabio Andolfi e Manuel Fenoli all’esordio con la nuova Hyundai i20 New Generation R5 gestita dalla HMI Hyundai Italian Team. Il tutto grazie ad un’operazione che scaturisce dalla sinergia tra il team gestito da Luca Murdolo (nella foto) pic-hyun2ed il connubio ACI e Pirelli, che da un paio di stagioni sta contribuendo a valorizzare questo promettente talento di casa nostra con il programma ACI Team Italia. Il pilota ligure ha effettuato ieri e avantieri le ricognizioni sul percorso lungo le tortuose strade dell’Ile de Beauté, e disputato poi questa mattina lo shakedown al volante della nuova Hyundai i20 R5. Il 23enne driver di ACI Team Italia è apparso alla vigilia motivato dopo aver messo a punto il set up della sua vettura in vista del 59° Tour de Corse. «La gara si presenta difficile e piena di insidie – ha dichiarato Andolfi – visto che il percorso alterna tratti larghi a parti più strette ed impegnative. Così è facile fare un errore, ecco perché vista la nostra poca esperienza bisognerà stare molto all’occhio. In pratica infatti conosco solo 26 km della prima speciale di Acqua Doria, poi il resto per me è tutto nuovo. La tappa più difficile sarà comunque la seconda, che è la più lunga, ma che soprattutto ha delle parti strette ed impegnative. Da parte nostra l’obiettivo è di cercare di migliorare le nostre prestazioni prova dopo prova». Anche Manuel Fenoli era positivo alla vigilia del “Giru di Corsica”. «Una gara nuova e difficile per noi – ha commentato il copilota lombardo – in cui sarà dura prendere il ritmo giusto. Abbiamo cercato di preparare delle note molto dettagliate e vista la presenza di tante curve ho steso addirittura per la quinta prova un’ottantina di pagine di note. Sarà per noi navigatori una gara durissima, queste sono infatti delle prove speciali che non ti danno un attimo di tregua».

LA GARA.  L’edizione numero 59 del Tour de Corse è composta da sole 10 prove speciali per un totale  di 390 km cronometrati. La filosofia della corsa è rimasta la stessa dello scorso anno, con una gara che fa il periplo dell’isola caratterizzata da poche prove lunghe con il parco assistenza situato all’aeroporto di Bastia, partenza da Ajaccio questa sera ed arrivo finale domenica a Porto Vecchio. Domani prenderà  il via la prima tappa (Ajaccio-Bastia) che prevede 4 prove speciali per complessivi 157 km  cronometrati. I piloti senza fare assistenza a metà giornata disputeranno due volte i classici crono di Acqua Doria-Albitreccia (km 49,72) e Plage du Liamone-Sarrola Carcopino (km 29,12), e poi dopo aver effettuato ben 127 km di trasferimento arriveranno alle ore 19.27 al parco assistenza di Bastia. Sabato la seconda tappa (Bastia-Bastia) prevede ancora 4 crono per un totale di 169 km cronometrati, distribuiti nelle speciali di La Porta-Valle di Rostino (km 53,72) e Novella-Pietralba (km 30,80) ripetute due volte. Domenica è invece in programma la tappa finale (Bastia-Porto Vecchio) di soli 64 km cronometrati composta da due prove speciali, quella di Antisanti-Poggio di Nazza (km 53,78) e la power stage di Porto Vecchio-Palombaggia (km 10,42).

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