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Sport e Motori nella storia

(8 ottobre 2017) – La seconda tappa del Rally del Marocco è stata particolarmente travagliata e confusa. Gli organizzatori hanno fermato i concorrenti dopo il primo check-point della speciale (130mo chilometro). Uno dei guadi da superare era completamente allagato e impraticabile a causa delle recenti piogge nella regione. I veicoli si sono mossi in convoglio e hanno raggiunto il bivacco percorrendo una strada aperta. La confusione è aumentata quando la Direzione gara ha stabilito di calcolare la classifica al check-point 31 (175mo chilometro).

Carlos Sainz e Lucas Cruz con la Peugeot 3008 DKR hanno fatto segnare il miglior tempo al CP1: avevano 54 secondi di vantaggio sui loro diretti inseguitori. Sfortunatamente, si sono visti attribuire – in tarda serata – una pesante penalità di 50 ore nella classifica generale provvisoria, a causa di una comunicazione confusa con la Direzione gara. Lo scratch va dunque a Nasser Al-Attiyah con il Toyota pick-up (nella foto), davanti alla Ford del ceco Martin Prokop. Terza un’altra Ford ed è quella di Eugenio Amos.

In classifica generale Sébastien Loeb e Daniel Elena, partiti come apripista, conservano il 1° posto in classifica generale con un vantaggio di cinque minuti su Al-Attiyah. Seguono le tre MINI di Jakub Przygonski, Vladimir Vasiliev e Nani Roma.

Al bivacco non sono mancate le discussioni.  “E’ stato davvero complicato fare da apripista ieri, perché il road-book era difficile da seguire – spiega Sébastien Loeb – E non è stato semplice con le strade allagate. Le piste non erano segnate, a causa della pioggia. Non si riusciva a vedere la traiettoria da seguire. In queste condizioni, ce la siamo cavata bene. Interrompere la speciale era la decisione logica, perché non riuscivamo ad avanzare. Ci siamo fermati e tutti ci hanno raggiunti. Ovviamente avremmo preferito continuare a correre e arrivare alla fine di questa speciale”.  Molto perplesso Carlos Sainz: “La giornata era iniziata bene, finché la gara non è stata interrotta. Questa speciale per noi si è svolta meglio di ieri e abbiamo buone sensazioni sulla 3008 DKR. Avevamo fatto segnare il miglior tempo nella CP1 e non sono d’accordo con la decisione finale presa questa sera. Non ho ancora detto l’ultima parola.”

La terza tappa, in programma oggi,  è già stata modificata a causa delle condizioni meteo. I concorrenti iniziano questa giornata al mattino presto, con 410 chilometri di tappa di collegamento e poi 143 chilometri di settori cronometrati all’ Nasser Al-Attiyahinizio del pomeriggio. La speciale dovrebbe portare i piloti ad attraversare paesaggi eccezionali e una grande varietà di terreni che costeggiano l’Oceano Atlantico.

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