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Sport e Motori nella storia

23 marzo 2019 – Un inizio davvero spettacolare per il CIR 2019 che promette una stagione intensa e combattuta fino alla fine anche grazie allo schieramento completo delle R5.

Al 42°Rally Il Ciocco e Valle del Serchio prima gara tricolore dell’anno avrebbe potuto vincere per la prima volta nel CIR la VW Polo. Con l’esemplare di HK Racing Andrea Crugnola ha dato ragione a quanti vedono in lui il nuovo che avanza  con una prestazione di livello fino alla prova numero 11, quando dopo essersi aggiudicato sette prove speciali è stato costretto a fermarsi per un problema all’idroguida.

Sul podio finale salgono i tre grandi favoriti del CIR di quest’anno, i più attrezzati. Ha vinto Giandomenico Basso al rientro nel tricolore dopo un paio di stagioni di caccia proficua nel TER in Europa, con l’immancabile Škoda Fabia R5, l’esemplare della DP Autosport, al termine di una lunga lotta sul filo dei secondi con Simone Campedelli al volante della Ford Fiesta R5 di Orange1 Racing e M-Sport, che arriva direttamente da Cockermouth. Il driver cesenate ha faticato in avvio, ma è riuscito a portare i primi punti in una stagione dove conta non perdere il passo. Chiude il podio Luca Rossetti che guadagna un primo importante risultato nel tricolore per Citroen Italia con la C3 R5 gommata Pirelli.

“Sicuramente un rally non semplice, lo sapevamo già dalla vigilia. La C3 R5 è una vettura nuova per noi e tutta da scoprire. Dopo i primi test ero globalmente soddisfatto della vettura, ma il vero banco di prova sono le gare, quando c’è il confronto diretto con i tempi degli avversari. Abbiamo cominciato cauti, evitando i tagli e cercando di guidare il più pulito possibile senza assumerci rischi inutili.  E’un risultato che non mi soddisfa, sono comunque punti utili in ottica campionato ed un punto di partenza per la nostra stagione” commenta “Rox”.

Alle spalle dei primi tre un ottimo Craig Breen che, nonostante la scarsa conoscenza dei tracciati italiani, si è aggiudicato anche il miglior tempo su una prova con la Škoda Fabia R5 della Metior. A proposito di partecipazioni internazionali, buona prova del finlandese Emil Lindholm con la Hyundai I20 R5.

Per il Campionato Italiano Rally Asfalto è già in testa Stefano Albertini, al debutto con la Fabia R5, seguito da Rudy Michelini anche lui su Fabia R5, Antonio Rusce con la Polo R5 e Kevin Gilardoni con la i20 R5.

Nel tricolore 2 Ruote Motrici a dominare gran parte del rally è stato Tommaso Ciuffi, insieme a Nicolò Gonella con la Peugeot 208 R2. Impatto importante per l’equipaggio con i colori di Peugeot Italia, che ha tenuto testa agli attacchi di Luca Panzani con la Ford Fiesta e di Davide Nicelli con la Peugeot 208 R2, quest’ultimo che si aggiudica comunque il primo round del Peugeot Competition. Nel Suzuki Rally Cup in evidenza il savonese Fabio Poggio, vincitore della Power Stage, che conquista la prima vittoria all’ultima piesse.  Nella corsa al titolo R1 è stato Daniele Campanaro ad imporsi sempre a bordo di una vettura giapponese.

CLASSIFICA ASSOLUTA: 1. Basso-Granai (Škoda Fabia R5) in 1:31’17.2;  2.Campedelli-Canton (Ford Fiesta R5) a 4.9;  3. Rossetti-Mori (Citroën C3 R5) a 13.9;  4.Breen-Nagle (Škoda Fabia R5) a 16.5;  5.Albertini-Fappani (Škoda Fabia R5) a 44.3; 6. Michelini-Perna (Škoda Fabia R5) a 1’51.3; 7.Rusce-Farnocchia (Volkswagen Polo R5) a 2’17.1; 8. Lindholm-Korhonen (Hyundai I20 R5) a 2’21.4; 9. Gilardoni-Bonato (Hyundai I20 R5) a 3’11.3; 10.Tosi-Del Barba (Škoda Fabia R5) a 3’47.8.

Giandomenico Basso, Lorenzo Granai (Skoda Fabia R5 #9, Freddys Team)

Luca Rossetti-Elena Mori Citroen C3 R5

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