Il Rallye Elba, ha sempre avuto un plateau di partenti “di nome” ed anche quest’anno la consuetudine non si sottrae, per festeggiare al meglio il ritorno della competizione nel contesto IRC. Primo dei quattro rallies che compongono la serie internazionale che propone eventi di spessore ed un montepremi di valore assoluto. Difficile il pronostico.
Marco Signor (Skoda Fabia R5), nella foto Bettiol,
già due volte secondo all’Elba ed una volta quinto. Sarà alla sua quarta volta sull’isola, logico pensare che voglia alzare l’asticella e salire sul primo gradino del podio.
Dal Campionato Italiano arrivano tre “nomi”, tre pezzi da novanta, a partire dal Campione Italiano in carica Andrea Crugnola, vincitore delle prime due prove tricolori quest’anno (Ciocco e Alba), il quale si rimette in discussione con la piccola Peugeot 106 Maxi, navigato dall’amico Andrea Sassi, cercando il risultato d’effetto. Gli altri due sono della categoria “promozione” tricolore, vale a dire Rudy Michelini (Skoda) e Antonio Rusce (idem), che cercheranno certamente pure loro il risultato di vertice contro gli “specialisti” dell’IRC.
Specialisti che hanno i nomi di Nicola Sartor e Gianluca Tosi, ma anche di Marcello Razzini e Alessandro Re, tutti con la Fabia meno quest’ultimo con la Volkswagen Polo. Ci sono poi Fabio Federici (Skoda), Leopoldo Maestrini, con la Citroen C3, deciso al riscatto dopo il ritiro di Follonica di due settimane fa, Roberto Cresci, Riccardo Gatti (Skoda anche per loro). Tra i locali da seguire Andrea Volpi e Francesco Bettini, pure loro su una Fabia. Sarà interessante vedere all’opera Alberto Salvini, uno dei “big” internazionali nella Auto Storiche, estimatore dell’Elba, dove ha vinto tre volte con la Porsche 911. Salvini sarà alla sua seconda esperienza con una top car “moderna”, la Skoda Fabia.
Il Rallye Elba, patrimonio storico-sportivo non solo italiano, è pronto dunque a far rivivere le sfide più entusiasmanti, è stato approntato un percorso di forte impatto, che rispecchia ovviamente la tradizione, punteggiato da sette prove speciali in totale, per una distanza competitiva di 102,670 chilometri, il 35,61% dell’intero tracciato che ne misura 288,320.