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Sport e Motori nella storia

Il Rally di Roma Capitale ha chiuso la prima parte della stagione del Campionato Italiano Assoluto Rally SPARCO e i due terzi del FIA ERC. Entrambi i casi si prestano a una serie di interessanti considerazioni.

Andrea Crugnola con la sua entusiasmante vittoria, davvero la più bella dell’anno nella gara più dura con il doppio del chilometraggio di prove, si è bevuto il tricolore con cinque primi nelle cinque gare finora disputate.

A Roma ha legittimato questa marcia vincente, dominando la prima frazione, mentre nella seconda è stato abile nel controllo. Scherzando con Fabrizio Fabbri leader della FPF che cura la Citroen C3 del campione gli abbiamo detto “Ma gli hai dato un missile?”. “E’ lui che è il più forte, la macchina è una buona macchina”. Ecco il segreto, la vittoria di squadra. Andrea è in forma splendida e si sta riprendendo quanto la sfortuna può avergli negato nella sua ormai lunga carriera. L’FPF, dopo essere stata per tanti anni il punto di riferimento ufficiale di Peugeot e Citroen, è oggi una struttura di grande qualità, e Fabbri sa come muoversi in Francia e con Pirelli.

Per vincere il titolo  dovevano verificarsi alcune condizioni, e così è stato. <Ciò non significa che Crugnola abbia vinto contro nessuno. Andolfi e De Tommaso ci hanno provato, Basso ha avuto la Fabia RS in ritardo.

Ed ora. Che ci facciamo con questo Crugnola, trentaquattro anni e una sfilza di titoli? Si sa, la federazione sta puntando sui giovanissimi. Però sarebbe bello che la stessa federazione potessero premiare il loro pilota più forte, offrendogli una partecipazione a una gara mondiale (Acropoli?) o europea (Zlin?) proprio per affermare che il rally italiano è ancora vivo. Crugnola l’ha fatto nella sezione europea al Roma, dove i migliori in classifica del FIA ERC non l’anno proprio visto…

A proposito di europeo detto della sfortuna di Bonato, è andata di lusso a Paddon, che rischia di aggiudicarsi il titolo senza aver vinto una gara….

Per concludere una riflessione sul Rally di Roma Capitale. La macchina organizzativa, ben oleata e affidale ha funzionato a dovere. Max Rendina è riuscito ancora una volta a coinvolgere le amministrazioni, e alla partenza c’era anche il Ministro dello Sport Abodi- E’ ovvio che le ambizioni crescano, anche se è difficile pensare di sopravanzare il Rally d’Italia Sardegna. Saranno importanti i rapporti dei delegati FIA.

In ogni caso un’ambienzazione coxì non ce l’h nessun altro rally al mondo— 

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