(26 febbraio 2014) – Nonostante sia soltanto il terzo dei tredici round del Campionato Mondiale FIA Rally il prossimo Rally del Messico – 6/9 marzo – prima gara su terra del 2014, assume già i toni di gara clou per la classifica.
Dopo il successo in Svezia, grazie al quale ha conquistato la provvisoria leadership iridata davanti al compagno di squadra Ogier, sono cresciute le ambizioni di Jari Matti Latvala (nella foto assieme al compagno di squadra). “Abbiamo effettuato un test di due giorni in Spagna per preparare il Rally del Messico – dice JML – io ho guidato la prima giornata, Sébastien la seconda. Séb si è adattato alle nuove condizioni in maniera incredibilmente veloce. Più rapidamente di me. Io ho bisogno di un po’ di warm-up sui fondi sterrati. Spesso approfitto dello shakedown. E’ successo anche l’anno scorso in Gran Bretagna”.
Cosa accadrà in Messico? “Ovviamente, la vittoria in Svezia mi ha caricato. Allo stesso tempo quando ti trovi in prima posizione devi essere realista. In Messico se ti lasci andare a un errore, le chances di vittoria si riducono al minimo. Ricordo l’edizione del 2012. Avevo appena vinto il Rally di Svezia. All’epoca avevo un gran feeling con la gara messicana, invece, sfortunatamente, sono stato costretto al ritiro. Dunque bisognerà conquistare più punti possibile. Non è la gara dove sono più forte, comunque una vittoria è possibile, tuttavia non è il mio target assoluto. Anche un podio può andar bene”.
Insomma per il titolo 2014 dovrebbe esserci un gran duello con Sébastien Ogier? “Lo spero. Una cosa è certa: Séb sarà “affamato” di vittoria in Messico. Ma anche io spero di diventare Campione del Mondo. E’ la mia grande ambizione. Per riuscirci ci vuole un package assolutamente perfetto, e ci sto lavorando. Ma ci sono anche altri piloti con lo stesso sogno. Per il momento bisogna avere la giusta concentrazione su una gara per volta. Séb è davvero forte. Se qualcuno vuole batterlo, deve essere consistente e dare il meglio su tutte le superfici”. Eppure in Svezia Ogier ha sbagliato.. “E’ umano. Certo se si analizza la passata stagione si ha l’impressione che Séb non ha commesso il minimo errore. Ma io sono convinto che ogni pilota qualche volta può sbagliare durante un rally. Siamo esseri umani”. Con buone prestazioni si può mettere sotto pressione il compagno di squadra… “Da pilota è naturale guardare le prestazioni dei compagni di squadra. Quando Séb lo scorso anno andava così forte, effettivamente mi sono trovato sotto pressione. Ma siamo professionisti e dobbiamo sapere gestire anche queste situazioni”. “Séb è un pilota molto forte, anche mentalmente. E’ l’uomo di tutti i tipi di fondo. E’ certamente difficile batterlo. Ma se sei…timido certamente non riesci ad ottenere nulla. Devi avere rispetto degli altri piloti, ma non temerli. Come ho detto prima per il Campionato del Mondo bisogna essere sempre consistente”.
L’ultimo Campione del Mondo finlandese è stato Marcus Grönholm nel 2002. Non è ora che ci sia un altro finnico campione? “In Finlandia la gente ripone grandi speranze su di me anche se i rally hanno perso un po’ di popolarità. Ma se dovessi vincere il titolo, allora la popolarità di questo sport in Finlandia riprenderà a crescere”.