(10 aprile 2015) – Paolo Andreucci ed Anna Andreussi, Peugeot 208 T16 R5 (nella foto), sono al comando dopo le prime cinque prove del 62° Rallye Sanremo, gara valida come seconda prova del Campionato Italiano Rally 2015. “Ucci” finora si è aggiudicato, quattro dei cinque tratti cronometrati ed è in testa alla classifica con 11”4 di vantaggio sull’equipaggio della BRC, Giandomenico Basso e Lorenzo Granai, Ford Fiesta R5 alimentata a Gpl, e 11”7 su Umberto Scandola, Skoda Fabia Super 2000. I tre sono i maggiori indiziati per la vittoria, anche se alla fine della gara manca ancora la lunga Ronde notturna di oltre 45 chilometri, che si correrà in nottata, e tutta la seconda tappa in programma domani e comprendente altre quattro tratti cronometrati. La prima parte della gara ha comunque detto che i big del campionato, delusi dal risultato del primo appuntamento del Ciocco, si sono ripresi il ruolo di protagonisti. Alessandro Perico, vincitore in Toscana, si è invece ritirato per un problema all’idroguida. Buone le prove di Stefano Albertini, quarto a 33”9 con la sua Peugeot 208 T16 di Munaretto, e del francese Chardonnet che, al debutto sulle strade del Sanremo, è al momento quinto con la sua Ford Fiesta R5, anche se con un distacco di 57”. Nicola Caldani, terzo al Ciocco, ha avuto molti problemi di assetto che lo hanno rallentato. Nella corsa al titolo tricolore Produzione al momento dominano Luca Rossetti e Matteo Chiarcossi con la Renault Clio R3T, mentre a comandare nel CIR Junior dopo cinque prove è il piemontese Michele Tassone insieme a Daniele Michi, su Peugeot 208 R2, davanti ai suoi avversari primo fra tutti Giuseppe Testa rallentato da una foratura dell’anteriore sinistra della sua Peugeot 208 R2, nella quarta prova. Tra le Twingo guida Panzani dopo che il leader del trofeo Bernardi ha rotto il motore dopo la seconda prova. Nel Suzuki Rally Trophy/Trofeo ACI R1 dopo quattro prove, Claudio Gubertini sembra intenzionato a non voler cedere la testa della classifica, tra le Suzuki Swift Sport 1.6 R1B, seguito da Alessandro Uliana e Jacopo Lucarelli.
