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Sport e Motori nella storia

(10 gennaio 2016) – La giornata di riposo a Salta arriva al momento giusto per far tirare il fiato alla carovana della Dakar 2016. Serve per ricaricare le batterie agli equipaggi e intervenire sui mezzi, che hanno già sulle spalle  quasi cinquemila km di gara, parte in altura, e spesso condizionati dal meteo.. E serve per fare il punto sulle varie classifiche. Tra le auto sono ancora in gara 84 vetture delle 111 partite da Baires. La gara è stata fin qui contrassegnata dalla striscia di vittorie Peugeot. Per sei volte le 2000 DKR hanno tagliato per prime il traguardo. Quattro i successi di Loeb, che è al debutto assoluto nella corsa più dura del mondo, uno per Peterhansel e Sainz, già vincitori. E’ un bottino che supera le previsioni della vigilia. Si sapeva delle qualità della nuova 2008 DKR, risultato di un anno di sviluppi partendo dFoto News 10 gennaio 2016alle esperienze maturate l’anno scorso. I tre sono al comando della corsa, racchiusi in appena sette minuti e mezzo, margine davvero intrigante per la seconda parte della corsa, ancora incerta e aperta a tutti e tre i drivers della Peugeot. Il quarto “leone”, Cyril Despres è invece quattordicesimo , gravato da un’ora e tre quarti di , accumulati in gran parte in una sola tappa, che ne mortificano l’impegno, sottolineato da belle prestazioni parziali. L’unico obiettivo per il francese già plurivincitore tra le moto è l’ingresso nella top ten finale. Da segnalare anche la buona gara del velocista francese, vincitore di una 24 Ore di Le Mans, Romain Dumas con una 2008 DKR privata.

Difficile valutare la portata del quarto e quinto posto delle Mini, che ha vinto le ultime quattro edizioni. Certo Nasser Al-Attiyah , campione in carica, è il più tenace inseguitore delle Peugeot, e Mikko Hirvonen anche lui debuttante qui in Argentina occupa una brillante quinta posizione. Ma visto lo schieramento si poteva pensare a qualcosa di più. Risultato di squadra, invece, quello delle Toyota. Anche se sovrastati da Peugeot e Mini, De Villiers, Poultier, Alrajhi e Vasiliev sono al sesto, settimo, ottavo e nono posto.

Nella categoria dei truck, 40 su 55 ancora in gara, è lotta serrata tra Man e Iveco, e Kamaz con Verluis, De Rooy e  Mardeev ai primi tre posti.

La classifica dei quad sorride ai piloti di casa con i due Patronelli, Alejandro e Marcos, primo e secondo con le Yamaha. L’italiano Juan Carlos Carignani è dodicesimo. Stessa posizione anche per Alessandro Botturi con la Yamaha tra le moto, mentre il ranking è capeggiato dalle due KTM dell’australiano Toby Price e del russo Stefan Svitko, mentre il bravissimo Paolo Goncalves con la Honda terzo paga, volentieri! Il ritardo accumulato per soccorrere un collega infortunato. Il tema della sicurezza quest’anno è focalizzato sugli spettatori, coinvolti nell’incidente della cinese Meiling nel prologo, e in quello del francese Baud.

Domani si riparte. La Salta-Belén dà il via all’ultima settimana di corsa, che si concluderà sabato prossimo a Rosario.

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