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Sport e Motori nella storia

(8 marzo 2017) – Lo shake down di oggi pomeriggio non farà che accrescere la grande attesa che accompagna il Rally del Messico, terzo round di questo mondiale rallye finora ricco di sorprese.

In Messico, dopo la prova spettacolo nella Capitale che domani darà in inizio alla gara, si corre per la prima volta quest’anno su terra, e per di più in altura. Venerdì, in particolare, è in programma, proprio all’inizio della prima tappa, la maxi prova Chocolate di quasi 55 km, poi da ripetere nel secondo giro. C’è anche la nuova norma, del limite dei 130 km/h come velocità media nelle PS, de verificare sul posto.

Insomma, è un incognita per tutti, dal capofila del Mondiale, Jari Matti Latvala con la Toyota Yaris, che pure in Messico è andato sempre bene, costretto a partire per primo nella tappa d’apertura, ai suoi inseguitori Sébastien Ogier e Ott Tänak con le Ford Fiesta WRC’17 di M-Sport.

Ma il più atteso di tutti è Thierry Neuville con la Hyundai. O vince…, o chissa? Il patron di Hyundai Motorsport Michel Nandan, dopo le critiche a caldo nel post-Svezia, ha incoraggiato e sostenuto il suo pilota, ben sapedo di P-20150308-00055_Newsavere tra le mani un mezzo vincente che, a differenza delle altre nuove WRC, ha avuto il vantaggio di poter partire da una base già ampiamente collaudata come l’i20 2016.

Anche per Citroën e per Kris Meeke è una nuova prova d’appello. Francamente si pensava che la nuova C3 fosse più avanti, e che il pilota nordirlandese potesse essere subito uno dei grandi protagonisti.

Gli iscritti sono solo 29, ma c’è una bella novità per i colori italiani con l’esordio fortemente voluto di Lorenzo Bertelli al volante della nuova Ford Fiesta WRC’17, che sarà iscritta da M-Sport, mentre in WRC2 l’idolo locale Benito Guerra potrà disputare la “sua” gara con la Škoda Fabia R5 di Motorsport Italia.

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