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Sport e Motori nella storia

(9 luglio 2017) -Tripletta per Peugeot già alla prima tappa del Silk Way Rally, con Sébastien Loeb, Stéphane Peterhansel e Cyril Despres rispettivamente sui primi tre gradini del podio. La Peugeot DKR Maxi segna la migliore crono della tappa 1 del Silk Way Rally, una vittoria alla prima uscita in competizione di questa nuova auto! Dopo un tratto di collegamento di 572 chilometri, la prima speciale cronometrata di 61km si è svolta su un terreno fangoso e complicato, preludio di ciò che sarà il Silk Way Rally edizione 2017.

Il debutto del « Dream Team » Peugeot Total nel rally più lungo dell’anno (e uno dei più difficili al mondo) non poteva andare meglio. Nonostante il fango che ha reso le strade molto scivolose, i tre equipaggi hanno concluso questa prima giornata senza segnalare nessuna difficoltà particolare.

Bruno Famin, Direttore di Peugeot Sport traccia il primo bilancio: «Prima di tutto i nostri tre equipaggi sono arrivati in fondo alla prima speciale e si sono piazzati nelle prime tre posizioni. Oltre all’avvio molto positivo, sembra che i nostri piloti non abbiano incontrato il benché minimo problema. Hanno saputo evitare le insidie del percorso e non hanno segnalato problemi meccanici. Anche se la speciale è stata corta, prevedeva comunque un po’ di navigazione e, con tutto  questo fango, eravamo preoccupati per il meteo. Domani si preannunciano ancora condizioni delicate. Il nostro obiettivo è continuare con questo slancio ».PeugeotDKRMaxi (Large)

Sébastien Loeb (nella foto) dice: «La speciale è andata bene per noi e abbiamo siglato un buon tempo, anche in condizioni complicate, con fango, strade scivolose e piuttosto strette. In realtà, con le nostre carreggiate ampie, non eravamo così avvantaggiati. Abbiamo avuto qualche traversata che Daniel ha gestito bene in termini di navigazione. Domani dovremo fare da apripista. Non sarà facile ma sono le regole e dobbiamo adattarci.».

Stéphane Peterhansel fotografa così la giornata: «E’ stato divertente, era scivoloso e molto variato per una speciale corta. Alcuni tratti sembravano veramente una pista di pattinaggio, altri erano asciutti e ci hanno permesso di accelerare. In generale è una di quelle speciali in cui si ha molto più da perdere che da guadagnare. Se si attacca si può racimolare qualche secondo, ma il minimo errore costa minuti. Il grip era notevole, niente di pericoloso. Questa prima tappa mi è piaciuta».

Cyril Despres ammette: «Dopo tre giorni a Mosca ero impaziente di cimentarmi in questa piccola prova di riscaldamento. E’ stato complicato, ma ho cercato di essere prudente ed evitare le pozze d’acqua più pericolose. Nella prima speciale non si possono fare errori! Ho avuto giusto un piccolo problema con il sistema di gonfiaggio che ci ha rallentato leggermente, ma non è stato importante».

La seconda tappa si snoda da Tcheboksary alla volta di Ufa, con un percorso di 785 chilometri, 157 dei quali cronometrati su strade piuttosto strette e tratti molto veloci. Sarà importante non tagliare troppo le curve, perché sulla traiettoria si celano spesso delle buche.

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