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Sport e Motori nella storia

17 settembre 2020 – Dopo la ripresa in Estonia due settimane fa, il mini calendario del Campionato mondiale rally prevede questo fine settimana un nuovo appuntamento, il Rally di Turchia. Da venerdì si corre nei dintorni del centro balneare di Marmaris, ancora su fondi sterrati, ma ben diversi da quelli scorrevoli e veloci incontrati nella repubblica baltica. Il Rally di Turchia presenta alcuni dei terreni più difficili del WRC, con la superficie di ghiaia rocciosa e le alte temperature che si combinano per creare condizioni impegnative per le auto.  Le velocità medie relativamente basse possono aggiungere complessità, riducendo il flusso d’aria disponibile per raffreddare motori, trasmissioni e freni.

Si comincia venerdì sera (dopo lo shake-down mattutino) con le due prove di di İçmeler e Gökçe, venticinque km per rompere il ghiaccio.  Sabato un loop con tre piesse a ovest di Marmaris, da ripetere dopo il parco di servizio di mezzogiorno.  La domenica è caratterizzata dalla prova speciale più lunga del rally, la Çetibeli di 38,15 chilometri, più quella di Marmaris che è la più breve, da affrontare una seconda volta dopo una pausa di servizio finale.

Sono 220 km cronometrati che vedranno l’ulteriore confronto tra Sébastien Ogier con la Toyota Yaris, attuale leader della classifica iridata, e Ott Tanak che ha vinto l’ultima gara, in casa sua.

Il pilota francese, qui vincitore nel 2019, dice “Ovviamente ho dei bei ricordi della Turchia dell’anno scorso, quando io e Julien abbiamo vinto il rally.  Ripetere questo risultato questa volta non sarà facile: è un rally difficile per tutti, ma per noi aprire la strada sarà particolarmente impegnativo ne sono sicuro.  Ma sono davvero entusiasta di vedere cosa possiamo fare con la Yaris WRC.  Abbiamo fatto alcuni ottimi test di recente per prepararci all’evento, e credo che abbiamo sicuramente apportato alcuni miglioramenti e alcuni passi avanti con la macchina, quindi vediamo cosa facciamo “

Ancora più loquace il team principal Tommi Makinen: “Abbiamo lavorato molto dall’evento dello scorso anno, concentrandoci sul miglioramento del nostro pacchetto per condizioni come quelle che dobbiamo affrontare in Turchia.  Sappiamo che la nostra macchina ora è molto migliorata in queste condizioni rispetto allo scorso anno e penso che possiamo essere fiduciosi di un buon rally “.

Makinen può contare anche su Elfyn Evans che potrebbe riservare delle sorprese, al pari del giovane Rovanpera, in gran spolvero in Estonia.

Hyundai risponde con il campione del mondo Ott Tanak e il belga Thierry Neuville, sfortunato due settimane fa, che ricorda: “È la terza volta che corro questa gara, che è uno dei rally più difficili della stagione. Il nostro obiettivo sarà quello di ottenere il massimo punteggio possibile.  Abbiamo sempre avuto una buona velocità in Turchia ma non siamo stati in grado di ottenere il risultato sperato, mi auguro che sia la terza volta quella più fortunata “.

Andrea Adamo, il team principal di Hyundai Motorsport, schiera altre due i20 Wrc per “King” Loeb e per il giovane Pierre Louis Loubet che sta facendo crescere senza grosse pressioni. Il manager italiano ammonisce: “Abbiamo disputato un fantastico rally in Estonia, grazie a mesi di duro lavoro da parte del team Hyundai Motorsport, ma non possiamo presumere che sarà lo stesso anche in Turchia – i nostri rivali stanno lavorando altrettanto duramente.  Sappiamo che questo rally può spesso riservare sorprese, quindi dobbiamo rimanere concentrati fino alla conclusione della Power Stage “.

Le Fiesta di M-Sport, sono come sempre il terzo incomodo, attualmente distanti dai vertici, con i due finlandesi Suninen e Lappi, mentre tre sono gli italiani in gara “Pedro”-Emanuele Baldaccini con una Ford Fiesta Rally 2 e Giovannini Bernacchini, tornato a leggere le note a Nasser Al-Attiyah.

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