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Sport e Motori nella storia

Giandomenico Basso-Lorenzo Granai, Volkswagen Polo R5 #1,

3 novembre 2020 – Sale ogni giorno di più l’attesa per l’ultima prova del Campionato Italiano Rally, l’11° Tuscan Rewind, in programma da 20 al 22 novembre.

Oltre al CIR la gara senese assegnerà anche i titoli del Campionato Italiano Rally Terra (CIRT), del Campionato Italiano Rally Terra Storico (CIRTS) ed il Campionato Italiano Cross Country (CICC), come contorno l’appuntamento con la “regolarità sport”.

Anche quest’anno il CIR si deciderà sui magici sterrati del Tuscan Rewind. Vincolante è stata la gara precedente, il Rally “2Valli” di Verona, dove sia lo sfidante Andrea Crugnola sia il Campione uscente Giandomenico Basso hanno fatto “harakiri” uscendo di strada, prima il pilota della Citroen e nel finale “Giando” con la VW Polo GTI. Saranno dunque i quasi cento chilometri delle nove prove speciali del Tuscan Rewind a coniare il verdetto definitivo, con Basso avanti di soli 4 punti sul rivale.

La terza piazza se la giocheranno  Stefano Albertini (laureatosi già Campione “asfalto” a Verona) e Marco Signor, che lo tallona a soli tre punti. Dietro a Signor, con un solo punto di scarto c’è Alessandro Re e dietro a lui si trova un brutto cliente come Umberto Scandola, (25 punti), matematicamente in corsa per salire sul podio.

Tra gli Junior, in questa ultima chiamata per il titolo, ci si aspetta un volatone finale tra Mazzocchi (visto a suo agio sulla terra di San Marino), Vita e Rosso, tre nel fazzoletto di 12 punti con  Cogni che cercherà il pieno riscatto dopo il ritiro in terra al 2 Valli.

Nella “due ruote motrici” Casella (Peugeot 208) e Campanaro (Ford Fiesta) sono appaiati in vetta alla classifica con 48 punti, seguiti da Andreucci a 3 punti. Facile prevedere un ribaltone, nel caso il pluricampione garfagnino dovesse presentarsi al via con la Peugeot 208 Rally4 in luogo della Citroen C3 R5, con la quale sta anche concorrendo per il tricolore “terra” dove peraltro è al comando. Poi ci sono  Nicelli e il giovane Lucchesi Junior (entrambi su Peugeot 208) pronti a creare la sorpresa.

Nel Campionato Italiano Rally Terra, come sopra accennato, comanda la classifica con 40 punti Paolo Andreucci ed a soli quattro punti da lui si trova Simone Campedelli, rinvigorito dalle prestazioni ottenute con la VW Polo. Terzo, più staccato (25 punti) è il trevigiano Giacomo Costenaro (Skoda Fabia R5), tallonato dal giovane boliviano Marco Bulacia.

Il Campionato Italiano Rally Storici su terra testa a testa tra Mauro Sipsz e Bruno Pelliccioni. Sipsz ha dominato la prima parte di stagione con la sua Lancia Rally 037, per poi fermarsi uscendo di strada al Rally Adriatico, Pelliccioni con la sua Ford Escort ha fatto della regolarità di piazzamenti la sua arma vincente.

L’atto finale del tricolore Cross Country si annuncia anch’esso “caldo”. La pioggia incessante del Rally Adriatico a settembre scorso ha rimescolato le carte, e Manuele Mengozzi,primo all’Adriatico al volante di Mitsubishi Pinin di T1 può impensierire  Lorenzo Codecà uscito di strada con la sua Suzuki Gran Vitara ufficiale, lasciando appunto la testa della classifica a Mengozzi.

La gara sarà “a porte chiuse” .Tutte le aree nevralgiche della competizione non ammetteranno presenza di persone se non gli addetti ai lavori, nel numero previsto dal protocollo sanitario vigente.  Il parco assistenza, il riordino, la direzione gara oltre alla cerimonia di partenza e di arrivo permetteranno l’accesso solo al personale addetto ai lavori, con possibili limitazioni previste anche per gli operatori media.

 

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