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Sport e Motori nella storia

6 gennaio 2021 – Si sono già corse quattro tappe, ma la Dakar 2021 è ben lungi dall’indicare un grande favorito. Certo, Nasser Al-Attiyah ha vinto tre tappe, quattro se si considera il prologo. Questo potrebbe significare che il pick up Hilux del Toyota Gazoo Racing sudafricano ha colmato il gap con il buggy MINI John Cooper Works che aveva condizionato la sfida dell’anno scorso. Sono due veicoli che seguono un filosofia diversa . Toyota è fedele al classico 4×4 e può contare su un grosso motore centrale V8 da 5 litri con 320 CV di potenza massima 320 CV e 620 Nm di coppia, abbinato a un cambio a sei marce. MINI, come accadde a suo tempo per Peugeot punta sull’agilità tipica del buggy con trazione sulle sole ruote posteriori, mentre il motore tre litri è un sei cilindri turbo diesel con geometria variabile capace di 355 CV disponibili a soli 3500 giri/min, coppia 770 Nm a 2150  giri/min e il cambio X Trac sei marce, i grossi pneumatici BF Goodrich 37 x 12,5 montati su cerchi da 17 completano il quadro.

Per ora c’è un sostanziale equilibrio, tant’è che in testa c’è Peterhansel è in testa con meno di cinque minuti su Al-Attiyah, mentre Sainz con l’altro buggy MINI vincitore della tappa d’apertura è terzo a trentacinque minuti, frutto di un errore di navigazione.

La sensazione è che il principe qatariano già super competitivo su terreni a lui più familiari, goda del massimo impegno della squadra non più distratta da Fernando Alonso che l’anno passato all’esordio assoluto alla Dakar con la sua smisurata voglia di vincere dappertutto meritava ovviamente il massimo supporto. Di fronte c’è “Mr Dakar” con la sua immensa esperienza. Peterhansel è alla sua trentatreesima partecipazione al raid più famoso al mondo, vinto tredici volte tra moto e auto. Ma al momento è difficile filtrare quella sua dichiarazione a Riyadh: “Non ci stiamo marcando l’un l’altro, è solo un attacco a tutta manetta dopo l’altro. Non credo di poter attaccare molto di più…”

Intanto cresce ogni giorno Sébastien Loeb con il nuovo Hunter realizzato dalla Prodrive per il Barhain Racing Xtreme. Dopo quattro tappe Loeb è settimo nella generale dopo aver scontato 5’ di penalità, purtroppo il ritardo complessivo di 52’ frenerà la sua scalata a migliori posizioni.

Nasser Al-Attiyah (QAT) Toyota Gazoo Racing

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