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Sport e Motori nella storia

Tutto è pronto per la grande sfida della Dakar 2024 che prende il via domani con il prologo Alula-Alula di 130 km con una prima speciale di 28 km, che comincerà a scoprire le carte dei favoriti. Occhi puntati sulla Dacia, debuttante nella specialità, che schiera due big del calibro di Nasser Al Attiyah, che ha lasciato la Toyota per la nuova squadra, dove trova il nove volte campione del mondo rally  Sébastien Loeb, all’ennesimo tentativo di vincere la Dakar dove la fortuna gli ha spesso voltato le spalle, Al Attiyah, che l’ha vinta tre volte forma un vero dream team di cui fa parte ance la spagnola Cristina Gutiérrez.

Il team ha il supporto tecnico di Prodrive, per la quale hanno corso finora Loeb e la Gutierrez con l’Hunter.

Il prototipo di Dacia utilizzerà i carburanti sintetici prodotti da Aramco, leader mondiale nel settore energetico e chimico.

L’energia necessaria per sintetizzare tali carburanti sintetici prodotti da Aramco è prodotta da elettricità da fonti rinnovabili.

Il confronto principale per Attiyah e Loeb. Il ruolo di favoriti è condiviso con l’Audi. La “signora degli anelli” mette in campo un altro dream team con Carlos Sainz, Stéphane Peterhansel e Mattias Ekstrom al volante del l’avveniristico prototipo Audi RS Q e-tron con il pionieristico sistema di trazione elettrica con batteria ad alta tensione e convertitore di energia migliorato in molti settori alla sua terza partecipazione alla Dakar.

“L’obiettivo era ridurre il picco di accelerazione verticale durante gli atterraggi dopo i grandi salti”, spiega Leonardo Pascali. Concentrandosi sulle molle, sugli ammortizzatori e sui bump stop del telaio, gli ingegneri hanno distribuito meglio il lavoro delle sospensioni e questi picchi di carico. Un secondo fattore che contribuisce è la schiuma del sedile, che aiuta a distribuire i carichi sul guidatore e sul copilota per un periodo di tempo più lungo e riduce i picchi di carico.  La struttura in CFRP nella parte anteriore del telaio è ora più lunga senza compromettere l’angolo di attacco, un fattore molto importante nei rally fuoristrada. Ora assorbe meglio di prima l’energia generata durante i rally fuoristrada.

Poiché l’affidabilità dell’innovativo sistema di trazione è già assicurata, Audi Sport si è concentrata sui dettagli. In passato, i sassi potevano incastrarsi tra il cerchio, il disco e i tubi dei freni e in alcuni casi provocare danni considerevoli.I nuovi elementi di ancoraggio lasciano più spazio alle pietre che possono volare via più facilmente. . Per avvicinarsi ancora di più al peso minimo di 2.100 chilogrammi e per compensare l’aumento di peso dei nuovi pneumatici più robusti, sono stati alleggeriti diversi componenti, come il cofano posteriore, le pinze dei freni o la pedana per il copilota. La potenza massima  sarà di 286 kW. Inoltre, le norme aumentano il peso dei modelli T1 di 10 kg, portandolo a 2.010 kg.

La Toyota, perso Al Attiyah, che ha vinto le ultime due edizioni, diventa il principale outsider con Giniel  De Villiers, decano della corsa disputata ben 20 volte, che ha vinto nel 2009. Lo springbox è il leader di una squadra di giovani in cerca di consacrazione come il brasiliano Lucas Moraes rivelazione della Dakar 2023,  terzo in classifica generale con una Toyota Hilux privata alla terzo in classifica generale,  e Seth Quintero è stato uno dei maggiori talenti della nuova generazione di dakariani.  Completano la squadra il promettente Saood Variawa e il copilota Francois Cazalet, e Guy Botterill e dal copilota Brett Cummings, che è stato spesso copilota di Henk Lategan, fermo a causa di un infortunio all’uomo dopo il brutto incidente in Sudafrica qualche mese fa.

De Villiers, Moraes e Quintero gareggiano con una versione rinnovata dell’HiLux più largo di 100 mm rispetto al suo predecessore e presenta numerosi miglioramenti. Particolare attenzione è stata dedicata alle sospensioni e l’unità di condizionamento dell’aria è stata spostata per aumentarne l’efficienza. Inoltre, il veicolo è stato dotato di un nuovo sistema di raffreddamento.

Il team della TGR Dakar ha collaborato con Repsol per raggiungere gli obiettivi fissati ben prima della scadenza del 2026.

Repsol fornisce alla TGR carburanti con il 70% di contenuto rinnovabile, utilizzando biocarburanti avanzati con una riduzione dell’impronta di carbonio di almeno il 70% rispetto alla benzina convenzionale.

Questi carburanti rinnovabili sono stati progettati e prodotti presso il Repsol Technology Lab di Madrid a partire da materiali rinnovabili di scarto, come l’olio da cucina usato. Sono stati sviluppati in strutture certificate dal programma di sostenibilità dell’UE ISCC e sia le materie prime che i processi di produzione sono conformi ai requisiti di sostenibilità stabiliti dalla Direttiva europea sulle energie rinnovabili.

 

Outsider è anche il team astara alla sua terza partecipazione alla Dakarl con l’obiettivo di ridurre ulteriormente le sue emissioni di CO2 e vincere la categoria T1.2 Ultimate (due ruote motrici).

Nella Dakar 2021-2022, il team diretto dallo spagnolo Fuentes ha utilizzato una formulazione del carburante sintetico per i veicoli da corsa che proveniva dal 70% di energia rinnovabile ed è riuscito a ridurre le emissioni di CO2 di questa percentuale. L’anno successivo, nell’edizione 2022-2023, il Team astara è riuscito a migliorare la formulazione al 90%.

Quest’anno utilizza per la prima volta il Concept astara 02, un’evoluzione del veicolo da corsa delle edizioni precedenti.

Due gli equipaggi schierati: Laia Sanz, pluripremiata leggenda del fuoristrada e unica spagnola ad aver completato tutte le edizioni della Dakar a cui ha preso parte (13), con Maurizio Gerini sul sedile di destra, e  l’uruguaiana Patricia Pita con Paolo Boggioni.

Per finire, la grande novità di questa edizione: l’esordio di Ford nella specialità.  Le versioni da corsa estrema dei “cazzutissimi” (come si legge nella nota ufficiale) Ford Ranger e Ranger Raptor apriranno la strada all’espansione di Ford Performance nelle gare off-road globali, compreso il famoso e temibile Rally Dakar nel 2024 e oltre.

Il primo passo del piano pluriennale per partecipare al Rally Dakar è quello di fare esperienza con i partner di lunga data M-Sport e Neil Woolridge Motorsport (NWM) per lo sviluppo dei veicoli, l’assistenza e la gestione degli eventi.

A guidare la carica al Rally Dakar 2024, che si svolgerà dal 5 al 19 gennaio in Arabia Saudita, sarà un Ford Ranger appositamente costruito e ad alte prestazioni che gareggerà nella categoria Rally Raid T1 affidato allo spagnolo Nani Roma.  Tragli italiani facciamo il tifo per Andrea Schiumarini con un Century CR6 che dice:“La Dakar è una cosa magica. L’ho sognata e la sto facendo proprio come l’ho sognata, come pilota privato! Mi permette di misurarmi con i migliori piloti del mondo e di capire il mio livello di preparazione. È un percorso di crescita continuo e non ne vedo la fine.

Quest’anno, per la mia quarta partecipazione, avremo finalmente un veicolo competitivo, quindi potrò spingere al massimo. Vorrei guidare bene il buggy 2WD sulle dune e inserirmi nella classifica generale, guardandola con gli occhi di un concorrente e non solo di un sognatore come ho fatto finora”. Per i due Totani con il Nissan Patrol, il debuttante Pellegrinelli con l’Iveco, Bellina pure con un Iveco, Enrico Gaspari con il Polaris.

Curiosità desta anche Lukas Lauda. Avendo inizialmente optato per la carriera manageriale piuttosto che per quella agonistica, il primogenito della leggenda della F1 Niki Lauda, Lukas, ha aiutato il fratello Mathias in diverse attività agonistiche e lo ha portato a ricoprire il ruolo di analista di F1. Pur non essendo un pilota professionista, Lukas ha sviluppato una passione per i rally raid. Ha fatto un debutto impressionante nel 2022 al Campionato del Mondo Rally-Raid in Marocco, alla guida di un Can-Am Maverick. Sostenuto e supportato dal pilota di motocross ed ex pilota di rally-raid Heinz Kinigadner all’Hellas Rally, Lukas è salito sul podio e ha conquistato la vittoria al Tuareg Rallye in SSV. Nel 2023, ha corso al Rallye du Maroc e si è classificato 13°. Per il 2024, ha deciso di affrontare una nuova sfida alla Dakar con il suo collaudato copilota Stefan Henken, che ha corso alla Dakar nella classe dei camion. Avrebbe potuto farlo con suo fratello Matthias, ma “credo che non avrebbe funzionato, ha detto. Perché entrambi vogliamo guidare”.

“Da bambino ho fatto molto motocross e ho guidato moto per tutta la vita. Ho lavorato nel marketing sportivo per molti anni e ho organizzato attività di corsa per mio fratello e altri. Non ho mai corso… e nel 2022, Heinz Kinigadner mi ha invitato in Tunisia per provare un Can-Am e mi è piaciuto molto. Ho comprato un Can-Am di seconda mano da South Racing e ho iniziato con il mio copilota Stefan a correre alcuni rally. Heinz Kinigadner mi ha presentato Stefan. Insieme siamo davvero una bella squadra. Mi ha insegnato tutto e sto ancora imparando. La Dakar è sempre stata per me il massimo della competizione e dell’avventura.

 

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