(3 gennaio 2015) – Ci siamo. Domani la 36ma edizione della Dakar mette da parte presentazioni, defilée ecc. che si sono svolte questi ultimi giorni a Buenos Aires, al parco Tecnopolis, e si parte con la prima tappa che si sposta dalla Capitale argentina a Villa Carlos Paz, località ben nota anche per il Rally mondiale. Un “assaggio” di 833 km, con 170 km di speciale.
In totale la carovana dei concorrente, salvo defezioni dell’ultima ora, è composta da 665 veicoli, tra i quali 164 moto, 48 quad e 64, affidati a equipaggi di 53 differenti nazionalità che in 14 giorni dovranno coprire 9.111 km di terreno prevalentemente desertico, in Argentina, Bolivia e Cile, salendo anche in quota.
Nel settore auto si prevede un duello tra le Mini, vincitrici delle ultime tre edizioni, che hanno in Nani Roma, Nasser Al-Attiyah, Orlando Terranova, Kzrysztof Holowczic e il vincitore della Coppa FIA Tout Terrain Vladimir Vasiliev e le esordienti Peugeot 2008 DKR con Stéphane Peterhansel, recordman di vittorie alla Dakar, Carlos Sainz e l’ex motard Cyril Despres. Outsider di lusso la Toyota che punta soprattutto sul sudafricano Giniel De Villiers. Tra le auto, c’è un solo italiano al via, Michele Cinotto, alla sua terza partecipazione, al volante di un prototipo motorizzato Audi progettato dall’Ing. Del Prete per il team CR (Cinotto-Radaelli). Da segnalare anche l’ennesimo tentativo dello statunitense Robby Gordon, l’ex stella delle stock cars, pure con un prototipo, l’HST Gordini (nella foto).
Tra le moto il favorito numero uno è Marc Coma con la KTM, che 
dovrà vedersela con lo spagnolo Joan Barreda con la Honda e il francese Olivier Pain portacolori della Yamaha. Tra gli italiani da seguire ancora una volta Alessandro Botturi, pure in sella a una moto della casa dei tre diapason. Tra i camion, infine, si ripeterà l’ormai classico duello tra l’Iveco dell’olandese Gerard De Roy e il Kamaz del russo Andrey Karginov, così come per i quad il tifo è tutto per Camelia Liparoroti.
