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19 settembre 2020  il XXXII Rallye Elba Storico-Trofeo Locman Italy, seconda prova del Campionato Italiano Rally Autostoriche (CIRAS),svolto tra la serata di giovedì ed oggi pomeriggio sulla lunghezza di nove prove speciali è STATO caratterizzato da tanto agonismo e duelli serrati per le posizioni di vertice. Il successo assoluto è arrivato con il bis di Alberto Salvini e Davide Tagliaferri (nella foto) ,con la loro verde Porsche 911 RS, passati al comando della gara dalla settima prova (la terza odierna), ricevendo il testimone da “Lucky”-Pons, con la Lancia Delta Integrale 16V che a loro volta avevano rilevato la leadership dai valtellinesi Lucio Da Zanche-Daniele De Luis, traditi dalla rottura del cambio alla loro Porsche 911 SC, dopo che avevano comandato la prima tappa.

Una volta passato al comando Salvini ha cercato di arginare i ripetuti attacchi di “Lucky”, riuscendo a mantenere la concentrazione con l’obiettivo della conquista di un nuovo alloro all’Elba, per lui gara sempre dal significato particolare. Alla fine “Lucky”, al secolo Luigi Battistolli, ha chiuso con ampio merito sopra il secondo gradino del podio sfruttando al meglio possibile la sua Delta,  terzo arrivato un estimatore dell’Elba ed il suo rallye, Salvatore “Totò” Riolo, in coppia con Alessandro Floris con la Subaru Legacy RS.

La top five assoluta si è esaurita con Valter Pierangioli quarto assoluto sulla Ford Sierra Cosworth, e dall’acclamatissimo locale Francesco Bettini,al debutto con la non certo facile Porsche 911 SC.

Per quanto riguarda i raggruppamenti , il IV è stato appannaggio di “Lucky”, davanti a Riolo, e terzo Pierangioli. Riolo ha lamentato il fatto di essere rimasto attardato nella prima prova di Capoliveri del giovedì da problemi di natura elettrica, cosa che ha costretto il pilota siciliano a fare i classici “straordinari” per risalire posizioni in classifica ed anche per rimanerci, visto che la sua boxer giapponese ha spesso palesato difficoltà anche alla turbina. Quarto Bettini, e prestazioni di spessore anche per Giovanni Galleni, con la BMW M3, affiancato dal giovane Niccolò Gonnella, alla fine in quinta posizione, decisamente meritata.

Il terzo raggruppamento è stato piuttosto movimentato: dopo la disavventura di uno dei “big”, Angelo Lombardo con la foratura iniziale, c’è stato il ritiro di Luca Ambrosoli, uscito di strada durante la terza prova speciale con la sua Porsche 911 quando era al comando. Nonostante il notevole tempo perso, Lombardo era riuscito comunque ad andare al comando e rimanerci in scioltezza sino alla penultima chrono per poi rovinare tutto con un’uscita di strada, con la quale ha consegnato il successo ai locali Giudicelli-Ferrari, su una VolksWagen Golf GTI.

Il secondo raggruppamento è per Alberto Salvini, con quasi 7’ su Vicario-Frasson ( Ford Escort RS1.6) i quali, dalla quinta prova, hanno sopravanzato Pagella-Brea (Porsche 911), finti poi terzi.

Nel primo raggruppamento, sino alla quinta prova speciale ha comandato  Antonio Parisi, su una Porsche 911S, con D’Angelo alle note, per poi uscire di scena per un incidente. Leadership quindi passata in mano a Salin-Trotta (Porsche 911S)

Tra le A112 del Trofeo omonimo ci sono state due gare distinte, ogni tappa è stata dunque un rally a se stante, con il doppio  successo di Domenighini-Torricelli.

 

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