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Sport e Motori nella storia

26 giugno 2021 – A trentasei anni compiuti, Umberto Scandola si trova in una situazione particolare. Dopo tanti anni da protagonista assoluto nel campionato italiano, vinto nel 2013, è considerato… “maturo” per il torneo tricolore votato al lancio dei giovani. Il pilota veronese, guidato dal fratello Riccardo ha così virato verso altri lidi. Troppo costoso il mondiale, dove a nostro avviso avrebbe meritato qualche chance importante, ha ripiegato sul campionato terra, fondo sul quale si trova a meraviglia, ritrovando Paolo Andreucci, l’avversario di sempre, mentre quest’anno punta sull’europeo. Visto ritardato avvio della serie continentale, Riccardo Scandola ha pensato bene di tenere in forma il fratello schierandolo nelle prime gare dei “polverosi” qui in Italia con la i20 R5 di Hyundai Rally Team Italia. Succede così che Scandola vinca per la settima volta in carriera il Rally dell’Adriatico. Bella forza, era valevole solo per il CRT…E allora eccoci a San Marino che ha la doppia validità, Campionato Italiano Rally Sparco e Campionato Italiano Rally Terra, e succede che in una gara durissima,  Scandola con il fido Guido D’Amore  è il migliore di tutti. Ha messo subito tutti in fila, già nella prova televisiva iniziale dove ha guadagnato la vetta dell’assoluta. Un vantaggio consolidato poi al primo giro di crono del sabato, ceduto per due prove al rivale di campionato Paolo Andreucci nella fase centrale, ripreso sul finale del secondo giro prima di volare sul gradino più alto del podio per la sua terza firma nell’albo d’oro del San Marino Rally.

Hanno provato in tanti a negargli questa nuova gioia e ci stava riuscendo proprio il pluricampione garfagnino. Il sorpasso c’era anche stato, al primo passaggio sulla più lunga “Sestino”, con Andreucci affiancato da Francesco Pinelli che metteva la sua Skoda Fabia al primo posto. Sembrava un duello destinato a proseguire fino in fondo, risolto invece con un colpo di scena quando lo stesso Andreucci ha pagato 2’ di ritardo al controllo orario sulla ripetizione della “Sestino” e offerto il vantaggio decisivo al rivale. È successo tutto su quella speciale, perché anche l’altro rivale di sempre Simone Campedelli, con Gianfranco Rappa su Volkswagen Polo R5, si è fermato in prova dopo una foratura e ripartito dopo aver sostituito lo penumatico. Rimaneva Giacomo Costenaro navigato da Justin Bardini. Il quarto alfiere del CIR Terra però, sempre sulla Sestino, ha mandato in fumo la sua ottima prestazione con un’uscita di strada che ha distrutto la Hyundai i20 R5, senza conseguenze per l’equipaggio.

Al secondo giro con l’ordine di partenza invertito, con quelli del Terra davanti agli altri, gli equipaggi dell’Assoluto hanno provato a rispondere. Tra loro Fabio Andolfi è stato il migliore, secondo assoluto sul podio finale. Un risultato fondamentale per Andolfi che, grazie a questo risultato, vola in testa alla classifica generale del Campionato Italiano Rally Sparco. A completare il podio assoluto ci ha pensato un altro specialista del CIRT, il giovane boliviano Bruno Bulacia Wilkinson.

Tra i ritiri illustri, che hanno condizionato la classifica, soprattutto di campionato, quello di Basso-Granai. Sulla PS6 “Macerata Feltria” lo scratch di Giandomenico Basso, arrivato nella piccola Repubblica da leader di campionato sulla loro Skoda Fabia R5, faceva pensare ad una possibile rimonta nonostante i 26’’ di ritardo dalla vetta. Poi anche il pilota di Cavaso del Tomba ha riconsegnato la tabella prima delle ultime due piesse per noie tecniche alla sua quattro ruote motrici ceca. Poco prima, al termine della PS7, l’uscita di scena per Andre Crugnola. Stagione da incubo per il varesino campione in carica, navigato da Pietro Ometto, che stavolta si fa da parte dopo la rottura di un ammortizzatore della sua Hyundai i20 R5.

CLASSIFICA ASSOLUTA 49.SAN MARINO RALLY

  1. SCANDOLA-D’AMORE (Hyundai I20 NG) in 48’33.6; 2. ANDOLFI-SAVOIA (Skoda Fabia) a 28.8; 3. BULACIA WILKINSON-DER OHANNESIAN (Skoda Fabia EVO) a 1’00.1; 4. DE TOMMASO-BIZZOCCHI (Citroen C3) a 1’07.1; 5. OLDRATI-DE GUIO (Skoda Fabia) a 1’13.2; 6. CECCOLI-BIONDI (Skoda Fabia) a 1’25.1; 7. TONSO-BONATO (Skoda Fabia) a 1’27.3; 8. MAZZOCCHI-GALLOTTI (Skoda Fabia) a 1’57.8; 9. ANDREUCCI-PINELLI (Skoda Fabia) a 2’04.4; 10. CODATO-DINALE (Skoda Fabia) a 2’08.6;

 

CLASSIFICA ASSOLUTA CIR SPARCO: 1.Andolfi 46,5pt; 2.Basso 43pt; 3.Breen 41pt; 4.Albertini 31pt; 5.Ciuffi 23pt; 6.Crugnola 19pt; 7.Michelini – De Tommaso18pt; 9.Mazzocchi 9pt; 10. Signor – Scattolon 7pt;

 

CLASSIFICA ASSOLUTA CIR JUNIOR: 1.Rosso 44pt; 2.Cogni-Vita 33pt; 4. Porliod 26pt; 5. Daprà 25pt;

 

CLASSIFICA CIRT: 1.Scandola 48pt; 2.Campedelli 29pt; 3.Andreucci 28,5pt; 4.Bulacia 24pt; 5. Oldrati 19pt; 6. Bresolin-Molinaro-Tonso 14pt

 

 

Umberto Scandola, Guido DAmore, Hyundai I20 NG R5 #6, Movisport

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