(18 gennaio 2014) – Si è conclusa a Valparaiso in Cile la 36ma edizione della Dakar. Un’edizione resa durissima dal tracciato che si è spinto a 4300 metri di altitudine, sia per le temperature. Tra le auto è tripletta delle Mini All4Racing del team ufficiale X-Raid, ma con qualche mini…giallo. Nella penultima tappa, dopo che il team aveva deciso di bloccare le posizioni dei suoi piloti, Stéphane Peterhansel, dodici volte primo nella gara tra moto e aut e, già primo l’anno passato con la Mini, aveva scavalcato Nani Roma che aveva forato. Nell’ultima tappa il francese si è fermato a pochi chilometri dell’arrivo per aspettare i compagni di squadra, e Roma con la sua Mini…gialla (nella foto) è tornato al comando. Arrivo in parata a Valparaiso con lo spagnolo, che imita Peterhansel vincendo tra le auto dopo essersi imposto tra le moto nel 2004, primo con 5’38” sul francese e Nasser Al Attiyah terzo a 56’52”. Il sudafricano Giniel De Villiers vincitore dell’ultima tappa, con il suo Toyota si piazza dietro il terzetto della Mini, che ha inserito ben sei vetture nella top ten!
Tra le moto scontato il successo di Marc Coma con la KTM, che conquista anche il secondo posto con dell’altro iberico – un trionfo per la Spagna nelle classifiche auto e moto! – Jordi Viladons con un ritardo di quasi due ore. Solo terza e quarta la Yamaha con i francesi Olivier Pain e Cyril Despres oltre le due ore. Migliore degli italiani Paolo Ceci entrato nella top-tweny con la Speedbrain con la quale è diciannovesimo assoluto.
Sicuro anche il primato del cileno Ignacio Casale con la Yamaha che ha potuto festeggiare in casa la vittoria tra i quad, tra i quali Camelia Liparoti è tredicesima.
Finale thrilling nei Truck. Il russo Andrey Karginov che ieri aveva sopravanzato il portacolori dell’Iveco Gerard De Rooy, ha sciupato la sua leadership per colpa di un incidente. De Rooy e Iveco rimangono tuttavia secondi dopo l’accoglimento del reclamo presentato dalla Kamaz per il calcolo dei tempi.